Da febbraio gli stipendi più bassi lieviteranno grazie a sconti e benefici che sono stati introdotti con la finanziaria
La riforma dell’Irpef e l’introduzione di fringe benefit di fatto avranno un impatto rilevante sulle buste paga degli italiani. Insieme al taglio del cuneo fiscale e agli sconti sui contributi, oltre ad altri bonus previsti per i rediti basi, si prevedono aumenti non indifferenti ai salari degli italiani. Si tratta di misure che il governo ha introdotto per consentire alle famiglie a basso reddito di poter affrontare i maggiori costi causati dall’elevata inflazione e dal caro-spesa.
Le modifiche delle aliquote Irpef
La riforma dell’Irpef è sicuramente l’elemento saliente tra le misure introdotte dal governo per sostenere i redditi delle famiglie a basso reddito, con la riduzione delle aliquote da quattro a tre scaglioni. L’aliquota ora è del 23% per redditi che non superano i 28.000 euro, mentre per i redditi da 28 mila euro a 50 mila l’aliquota sale al 35%. Infine l’aliquota sale al 43% per i redditi oltre i 50.000 euro.
Gli altri benefici
Le recenti direttive dell’Agenzia delle Entrate prevedono la contrazione delle aliquote, l’incremento di 75 euro nella detrazione per il lavoro dipendente e la riduzione delle detrazioni per alcuni oneri per redditi sopra i 50.000 euro e l’abrogazione dell’agevolazione per la capitalizzazione delle imprese (Ace). La detrazione per i redditi da lavoro dipendente salirà a 75 euro toccando quota 1.955 euro, per i nuclei familiari con reddito non superiore a 15.000 euro. In virtù di questa misura l’area di esenzione fiscale sale a 8.500 euro per i lavoratori dipendenti (la cosiddetta no tax area).
Cuneo fiscale e fringe benefit
La nuova manovra finanziaria ha anche introdotto uno sconto dei contributi previdenziali per le lavoratrici dipendenti madri di due o più figli. Tutto ciò si applicherà alla busta paga di febbraio, con la possibilità di recuperare gli arretrati. Sono state elevate anche le soglie di impunibilità per i fringe benefit così come è stato finanziato il taglio del cuneo contributivo. Una riduzione del 7% per i lavoratori con retribuzione fino a 25.000 euro lordi e del 6% per i redditi tra 25.000 e 35.000 euro lordi.
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