
Le buste paga verranno falcidiate dalle addizionali: ecco di quanto si ridurranno e come verranno applicate
Le addizionali comunali in acconto che verranno addebitate sulle buste paga di marzo falcidieranno le buste paga di molti lavoratori italiani, incidendo sullo stipendio netto. Oltre all’Irpef, verranno infatti addebitati anche gli acconti locali che renderanno lo stipendio meno corposo. Le addizionali, regionali o comunali vengono direttamente applicate dal datore di lavoro, che funge da sostituto d’imposta. Le addizionali regionali partono da un’aliquota dell’1,23% sull’intero territorio nazionale che in determinati casi possono anche arrivare al 3,33%.
Come verranno applicate le aliquote
Queste aliquote possono essere anche ben più corpose. Ad esempio, le regioni a statuto speciale, potrebbero decidere di rialzare fino ad un punto percentuale. Le addizionali comunali, invece, vanno dallo 0,2% allo 0,8% del reddito imponibile. Il comune di Roma è quello che applica l’aliquota più alta che tocca lo 0,9%. Le normative in vigore prevedono che le addizionali vengano riscosse secondo due modalità diverse. Le addizionali regionali vengono trattenute in saldo per l’anno precedente, mentre quelle comunali vengono sia trattenute in saldo per l’anno precedente che in acconto per l’anno corrente (da marzo a novembre).
Verranno ridotte anche le pensioni
Le addizionali, come è ovvio, avranno una incidenza sull’entità dello stipendio di marzo. Nel cedolino verrà addebitato sia il saldo del 2024 che l’acconto del 2025. L’entità della cifra addebitata varia da lavoratore a lavoratore, perché dipende strettamente dallo stipendio di ogni singola persona e dall’addizionale comunale prevista dall’ente. Le trattenute non risparmieranno neanche i pensionati che riceveranno a marzo un cedolino più basso a meno che gli importi dello stipendio non superino una determinata soglia.
Di quanto si ridurranno le buste paga
Per capire quanto influirà l’addizionale sugli stipendi basta fare qualche piccolo esempio. Un lavoratore che vive a Milano (dove l’addizionale è pari allo 0,8%) che dichiara uno stipendio annuo lordo di 50mila euro, si troverà addebitati complessivamente 400 euro all’anno. Da gennaio a novembre la trattenuta sarà pari a 26 euro al mese come saldo da gennaio a novembre mentre pagherà 13 euro al mese come acconto da marzo a novembre. Per cui in busta paga si troverà 13 euro in meno rispetto alla busta paga precedente.
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