Strage di Erba, il racconto inedito di Olindo: "Quella sera..."
Il racconto inedito della strage di Erba di Olindo Romano che assieme alla moglie Rosa Bazzi sono stati condannati all'ergastolo.
La strage di Erba
Dalla strage di Erba sono passati poco più di 17 anni. Era la sera dell'11 dicembre 2006 quando i vigili del fuoco dovettero intervenire per somare un incendio scoppiato nel condominio di via Diaz a Erba (Como). Nell'appartamento che prese fuoco, i pompieri scoprirono i corpi senza vita di Raffaella Castagna di 30 anni, Youssef Marzouk di 2 anni, Paola Galli di 60 anni e Valeria Cherubini di 55 anni. L'unico superstite fu Mario Frigerio che indicò come colpevoli del pluriomicidio, la coppia formata da Olindo Romano e Rosa Bazzi, attualmente condannati all'ergastolo.
La rivelazione
Il primo marzo 2024 è in programma la discussione sull'istanza di revisione della sentenza con la quale i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi sono stati condannati all'ergastolo per la strage di Erba. Si ricorda che la coppia dopo le prime ammissione di colpevolezza ha ritrattato la confessione. Durante la puntata di 'Quarto Grado' c'è stata una rivelazione, ovvero che Rosa Bazzi sta uscendo dal carcere ogni giorno per lavorare in una cooperativa sociale dell'hinterland milanese e il conduttore della trasmissione Gianluigi Nuzzi ha mandato in onda un documento inedito che riguarda Olindo Romano.
Il racconto inedito della strage di Erba di Olindo Romano
Il racconto fu fatto da Romano a Massimo Picozzi il 24 febbraio 2007, come riporta Fanpage.it “Abbiamo aspettato qualche occasione, una sera ci è andata male, quella sera lì ci è andata bene“, diceva ricordando le discussioni con Raffaella Castagna. “Adesso io non è che voglio stare qui a giustificarmi, quello che abbiamo fatto abbiamo fatto, è da vedere se lo sanno tutti“. E continua: “Noi non abbiamo fatto un piano preciso per andare ad ammazzarli, volevamo solo dargli una fila di botte“. Tra le altre cose dice: “Due tentativi sono andati male, la terza volta è andata bene“.
Ricordando la dinamica della strage, Olindo Romano dice di essere entrato prima di sua moglie Rosa in casa, di aver colpito prima Raffaella Castagna, poi la madre di lei, “poi sicuramente mia moglie ha sgozzato il bambino, poi è tornata indietro e non so se ha colpito anche Raffaella“. Dopodiché hanno appiccato l'incendio e sono andati via. Nel suo lungo racconto che sarà importante secondo la difesa in vista della revisione del processo, Olindo Romano ricostruisce anche la successiva aggressione a Valeria Cherubini e al marito Mario Frigerio. Valeria morì nella strage di Erba, ma Frigerio si salvò grazie a una malformazione alla carotide e fu essenziale per arrivare poi ai coniugi.
Olindo Romano dice ancora: “Noi volevamo dargli una lezione, poi ci siamo ritrovati lì e abbiamo fatto la strage. Sinceramente non provo alcun rimorso, niente. Io rimorsi di coscienza non ne ho, e neanche mia moglie. Più ne parlavamo e più capivamo che quella era l'unica soluzione“.
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