Le ultime notizie sulla tragedia di Mestre: ecco cos’è emerso dall’analisi dello sterzo del bus
Il 3 ottobre scorso un bus è precipitato da un cavalcavia di Marghera, vicino Mestre, schiantandosi al suolo e provocando 22 vittime: a quasi un anno da quella tragedia proseguono le indagini da parte della Procura e, come riportato da FanPage.it, stanno emergendo sempre più indizi su cosa possa aver scatenato l’incidente (nel quale, tra gli altri, ha perso la vita anche l’autista). La perizia sullo sterzo del bus, ad esempio, ha portato a una conclusione: ecco cosa è stato evinto in queste ore dagli inquirenti.
Le condizioni dello sterzo
Secondo le perizie, dunque, l’autobus avrebbe subito la rottura di un perno del giunto che collega le ruote allo sterzo e che ha portato quindi il mezzo a sbandare in modo repentino e fatale. “Dall’analisi dei tecnici – ha spiegato il Procuratore che dirige l’indagine – risulta la rottura del giunto, del sistema che porta il movimento dallo sterzo alle ruote. Questa rottura è legata alla rottura di un perno che all’interno del sistema collega il giunto. Sicuramente la rottura del giunto sembrerebbe avere una causalità con la situazione di ingovernabilità del mezzo” ha dichiarato infatti il Procuratore“. Attenzione però, il grave danno al volante è stato senz’altro rilevante ma c’è da capire perché le barriere protettive non abbiano “fatto scudo” al bus (che procedeva a velocità molto lenta).
La perizia sul corpo dell’autista
Il cadavere dell’autista del bus è stato esaminato e non sono emerse problematiche di salute, così come dall’analisi dello smartphone non è emerso che lui stesse usando il telefono: aveva ricevuto diversi messaggi e alcune email ma nessuna risposta durante la guida.
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Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.