Strage di Paderno Dugnano, le ultime parole dei genitori a Riccardo: "Perché hai..."

Caso Paderno Dugnano, Riccardo racconta l'ultima frase dei genitori e il motivo della strage

Fiori lasciati a Paderno Dugnano, nel Milanese, dove un 17enne ha confessato di avere ucciso i genitori e il fratello di 12 anni, 03 settembre 2024. ANSA/ SERGIO PONTORIERO
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Le ultime notizie sul caso Paderno Dugnano: ecco cosa avevano chiesto i genitori di Riccardo prima di essere uccisi

La tragica vicenda di Paderno Dugnano ha scosso profondamente l'opinione pubblica italiana: nella notte tra il 31 agosto e il 1° settembre 2024 il giovane 17enne Riccardo ha brutalmente ucciso i suoi genitori e il fratello minore nell'abitazione in cui vivevano. Il ragazzo ha confessato l'omicidio (ora è in carcere) rivelando dettagli agghiaccianti durante l'interrogatorio di convalida del fermo, davanti al giudice per i minorenni di Milano. Tra le parole che Riccardo ha riferito emergono le ultime, disperate, frasi pronunciate dai suoi genitori prima di essere aggrediti, riportate da IlGiornale.it.

Perché hai un coltello in mano?"

Secondo la ricostruzione di Riccardo, prima di essere aggrediti, i suoi genitori gli hanno chiesto con sgomento: “Perché hai un coltello in mano?“. La domanda è stata pronunciata pochi istanti prima che il giovane si scagliasse contro di loro con decine di coltellate. Questa frase, detta in un momento di estrema tensione, rivela la sorpresa e l'incredulità dei genitori di fronte all'atto violento e inspiegabile del figlio. Riccardo ha anche spiegato che il momento in cui ha maturato l'idea di uccidere la sua famiglia è stato durante la festa di compleanno del papà, avvenuta poco prima della tragedia.

Le ragioni della strage

Riccardo ha fornito ulteriori dettagli sul movente che lo ha portato a compiere la strage. Ha spiegato che desiderava “cancellare la sua vita di prima" e che da tempo si sentiva diverso dagli altri, percependosi come superiore in intelligenza rispetto a chi lo circondava. Questo malessere, unito alla convinzione di essere destinato a vivere più a lungo delle persone comuni per assistere al futuro dell'umanità, lo avrebbe spinto a compiere il gesto estremo, inclusa l'uccisione del fratello minore, nonostante il loro rapporto fosse apparentemente privo di conflitti.


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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.