Strage di Palermo, l'amica di Antonella Salamone rivela: "L'ultimo messaggio..."

In queste ore è aperta la camera ardente della famiglia Barreca, ecco cos'ha dichiarato un'amica di Antonella Salamone

La Gavera Giuseppina e Clelia Gambino, mamma e nonna di una compagna si Emanuel mostrano gli ultimi messaggi scambiati con Antonella Salamone prima di essere uccisa, in occasione della camera ardente nella sede del consiglio comunale per i due fratelli uccisi ad Altavilla Milicia, 19 febbraio 2024. ANSA/ IGOR PETYX
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Le ultime notizie sul caso di Altavilla Milicia: ecco cos'ha dichiarato un'amica di Antonella Salamone, uccisa dal marito insieme ai suoi figli

Continua a tener banco il caso della strage di Altavilla Milicia, nel palermitano, ovvero l'assassinio di Antonella Salamone e dei suoi figli Kevin ed Emanuel Barreca, tutti uccisi dal marito Giovanni Barreca dopo giorni di maltrattamenti. In attesa dei funerali, nella località sicula è stata aperta la camera ardente e lì Giuseppa La Cavera, amica di Antonella, ha svelato alcuni particolari importanti che potrebbero fare ulteriore chiarezza sul dramma. Ecco cos'ha dichiarato, come riportato da Adnkronos.

La disperazione di Giuseppa

Non ci sono più lacrime né parole – ha detto la donna – sono devastata dal dolore. Emanuel era un bambino dolcissimo e allegro, ha partecipato anche alla recita di Natale. La mia nipotina diceva sempre che Emanuel era il suo fidanzatino. Con Antonella ci scrivevamo ogni mattina ma agli ultimi messaggi non ha mai risposto“. Lì Giuseppa ha iniziato a sospettare che qualcosa non andasse, anche se non c'era alcun elemento che lasciasse presagire ad una tragedia simile.

Antonella non rispondeva più ai messaggi

Non potevamo aspettarci una cosa del genere – ha proseguito – Antonella non ha mai detto nulla di queste cose. Sapevamo che era molto religiosa, come lo siamo tutti noi. Era una famiglia tranquilla. Abbiamo saputo che lui la picchiava dai giornali ma noi non abbiamo mai saputo nulla. Noi ci mandavamo i messaggi la mattina: l’ultimo messaggio il 6 febbraio e lei non mi ha mai risposto“. In quella settimana Giovanni Barreca, sostenuto dai fanatici religiosi Sabrina Fina e Massimo Carandente, ha iniziato ad attuare il terribile piano di percosse e torture che ha portato allo sterminio della sua famiglia (eccetto la 17enne Miriam Barreca, sopravvissuta alla strage) oltre che all'arresto di tutti e tre.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.