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Streptococco, casi in aumento in Italia: ci sono morti e persone in terapia intensiva. Ecco quali sono i rischi

Lo streptococco A colpisce più degli scorsi anni con un boom di contagi che interessa una fascia di popolazione diversa. Quali sono i rischi.

Streptococco, casi in aumento in Italia: ci sono morti e persone in terapia intensiva. Ecco quali sono i rischi
Streptococco. Immagine di repertorio. Fonte foto: pixnio.com

Streptococco, casi in aumento in Italia: ci sono morti e persone in terapia intensiva. Ecco quali sono i rischi

Lo scorso inverno la circolazione dello streptococco A è iniziata in anticipo, provocando un boom di contagi. D’altronde poteva essere nelle previsioni, visto i rallentamenti delle misure Covid che hanno causato un’immunità più bassa a virus e batteri. Lo streptococco A ha mostrato un comportamento diverso rispetto agli anni scorsi, con un’incidenza maggiore negli adulti e una gravità delle malattie più accentuata, con un numero significativo di casi che hanno messo a rischio la vita dei pazienti, come riporta il Corriere della Sera.

I rischi

Stando a quanto riportato da Leggo.it, un recente studio del Policlinico e dell’Humanitas ha però scoperto due aspetti inediti. La ricerca ha evidenziato che le infezioni da streptococco A sono state più invasive rispetto al passato, con un aumento importante dei casi durante l’ultimo trimestre 2022 e il primo trimestre del 2023. In particolare, il batterio ha colpito prevalentemente gli adulti e ha provocato forme più gravi di malattia, con un numero relativamente alto di casi che hanno richiesto il ricovero in terapia intensiva o che sono risultati fatali. Questo cambiamento nell’andamento delle infezioni, è stato osservato soprattutto negli adulti, contrariamente alle tendenze passate che vedevano un maggiore coinvolgimento dei bambini e dei ragazzi.

La maggiore incidenza dello streptococco rispetto al passato

A Milano, dei 28 casi studiati approfonditamente dai ricercatori, ben 11 pazienti hanno sperimentato conseguenza potenzialmente letali. Tra questi, 5 sono stati salvati grazie a un immediato ricovero in terapia intensiva, mentre gli altri 6 hanno perso la vita a causa delle complicazioni legate all’infezione.

Questo studio ha evidenziato un’incidenza maggiore di forme gravi della malattia durante l’inverno passato. L’andamento dei casi, caratterizzato da un aumento delle infezioni invasive ha sorpreso gli esperti per la sua intensità e gravità.

Le varianti, almeno 12 a Milano, non sembrano avere una chiara associazione con particolari luoghi o gruppi sociali, suggerendo che il batterio si sia diffuso in modo più generalizzato nella comunità. La possibilità avanzata dallo studio è che l’analisi della sequenza genetica del batterio possa essere utile per classificare il rischio e gestire il trattamento dei pazienti.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.

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