Il decreto è stato appena firmato dal ministro competente, adesso di dovrà procedere al monitoraggio dell’edificio vulcanico per scongiurare altre frane
Nella giornata di ieri, lunedì 8 luglio, è arrivata la sospirata firma sul decreto per la mobilitazione straordinaria del Servizio Nazionale di Protezione Civile in merito all’emergenza in atto sull’Isola di Stromboli, dove da diversi giorni è in corso una crisi parossistica con emissione di lava che sta destando preoccupazione e che ha indotto gli scienziati a prendere una posizione netta sui rischi incombenti sulla popolazione locale.
Cosa prevede il nuovo decreto
Con il nuovo provvedimento, proprio per monitorare più a fondo l’attività vulcanica dell’isola, la Protezione Civile potrà intensificare il presidio sull’Isola per essere pronta ad entrare in azione soprattutto nel caso malaugurato in cui la situazione dovesse peggiorare. Il decreto in questione porta la firma di Nello Musumeci, l’attuale Ministro della Protezione Civile, che proprio oggi è arrivato sull’isola per confrontarsi con i vertici della Protezione Civile e concordare le prossime mosse.
La conferenza stampa di Musumeci
“Ho così accolto la richiesta del presidente della Regione allo scopo di fronteggiare la situazione di criticità che si è determinata a Stromboli per il perdurare dell’attività del vulcano, iniziata il 23 giugno scorso” ha commentato Musumeci non appena sbarcato a Stromboli. Con il decreto, ha proseguito il ministro nel suo incontro con la stampa “il nostro Dipartimento assicura così il coordinamento dell’intervento del Servizio nazionale della Protezione civile, a supporto delle strutture regionali, allo scopo di concorrere ad assicurare, in caso di necessità, l’assistenza ed il soccorso ai cittadini interessati”.
I monitoraggi in corso
Nella giornata odierna, Musumeci incontrerà anche Fabrizio Curcio, il capo della Protezione Civile e presiederà anche un vertice presso il Coa, con la partecipazione congiunta del prefetto di Messina Cosima Di Stani e del primo cittadino della città peloritana, Riccardo Gullo. Intanto sull’isola procedono speditamente i rilievi da parte dei tecnici per capire qual è la situazione e quale sia la struttura del nuovo edificio vulcanico modificato dalle frane che sono avvenute in questi giorni. Oltre alla colata sulla Sciara del fuoco, bisognerà anche verificare se vi siano le condizioni per il verificarsi di ulteriori frane che potrebbero mettere a rischio l’incolumità dei residenti.
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