Susanna Recchia e la figlia trovate morte abbracciate, la prima ricostruzione: "Si è fatta..."

Dopo il tragico epilogo delle ricerche, le forze dell'ordine stanno lavorando ad una prima ricostruzione dei fatti. Susanna Recchia e la figlia trovate morte abbracciate.

Le forze dell'ordine e i volontari della Protezione civile impegnati nel ritrovamento dei corpi di Susanna Recchia, 45 anni, scomparsa dalla casa di Miane (Treviso) da venerdì sera assieme alla figlia di tre anni. Il ritrovamento è stato fatto in un isolotto del Fiume Piave a valle del ponte di Vidor (Treviso), 15 settembre 2024 ANSA / Simone Masetto
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Susanna e la figlia sono state trovate morte

Triste epilogo delle ricerche di Susanna Recchia e di sua figlia di 3 anni che erano scomparsa dalla loro casa di Miane, in provincia di Treviso, nella serata di venerdì 13 settembre 2024. Questa mattina, purtroppo, attorno alle 10:00, le operazioni delle forze dell'ordine si sono concluse nel peggior modo possibile, con i corpi di madre e figlia che sono stati rinvenuti privi di vita su un isolotto vicino all'Isola dei Morti, a Moriago della Battaglia (Treviso). Nel corso delle ultime ore – come riportato da “Corrieredelveneto.it" – i Vigili del Fuoco sono stati impegnati nelle operazioni di recupero delle salme e nelle procedure di riconoscimento.

Susanna Recchia e la figlia trovate morte abbracciate

In queste ore le forze dell'ordine stanno realizzando una prima chiarire cosa è successo negli ultimi istanti di vita di Susanna e della piccola Mia: secondo una prima ricostruzione – come riportato da “Corrieredelveneto.it" – la donna non si sarebbe gettata dal ponte, ma sarebbe entrata nel Piave, lasciandosi scivolare, già nel corso della serata di venerdì 13 settembre 2024. Lo avrebbe fatto da una riva del fiume dove sono state individuate le ultime tracce dai cani molecolari. A quel punto Susanna si sarebbe fatta travolgere dal fiume Piave, portando con sé anche la piccola di 3 anni: a quel punto il corso d'acqua ha trascinato i corpi sull'isolotto, a circa un chilometro a valle.

Il Procuratore Marco Martani: “Vittima di depressione maggiore…"

La Procura di Treviso – come riportato da “Corrieredelveneto.it" – aprirà un fascicolo con l'ipotesi di reato di omicidio-suicidio. A renderlo noto è il Procuratore Marco Martini, secondo il quale si tratta di una vicenda “senza ombre e dal chiaro sviluppo". Martini, infatti, ha spiegato che è evidente come la donna sia “vittima di quella che viene definita depressione maggiore", una malattia psichica che in molti casi non dà avvisaglie o quanto meno non è semplice da interpretare per chi non è esperto. Si tratta di una forma di depressione che nel futuro fa vedere solo tragedie e che, come probabile gesto protettivo, spinge a portare insieme a sé coloro che si amano.


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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.