Sussidi e bonus per pagare l'affitto: ecco quali sono e i requisiti per ottenerli
Il governo ha introdotto diverse agevolazioni (o sussidi) per le famiglie in difficoltà che pagano mensilmente il canone di locazione: come ottenerle
Il governo ha confermato alcune misure a sostegno del reddito delle famiglie meno abbienti per poter pagare il canone di locazione
L'erosione del potere d'acquisto degli stipendi pesa soprattutto sui conti delle famiglie che ogni mese devono corrispondere l'affitto al proprietario della casa dove vivono. Per questo motivo, per il 2023, il governo ha ritenuto di dover rinnovare gli aiuti previsti per le famiglie a basso reddito che vivono in affitto. Il governo ha introdotto diverse agevolazioni (o sussidi) per le famiglie in difficoltà che pagano mensilmente il canone di locazione.
A chi vengono concessi i bonus
Per il 2023 l'attuale esecutivo ha rinnovato l’integrazione al canone di locazione ma solo in presenza di gravi e validi motivi che impediscano il pagamento del canone. Le famiglie che vogliono avvalersi di questi sussidi dovranno presentare apposita domanda, dimostrando di vivere in condizioni di disagio economico. Si tratta di un bonus concesso a coloro che risultano morosi per cause indipendenti dalla propria volontà. Si tratta della misura a sostegno del reddito che è stata inclusa nel cosiddetto Decreto anti-sfratti.
I requisiti
Il fondo per il contributo affitto è in vigore solo in quelle realtà locali dove si registra una elevata tensione abitativa e dove il canone di locazione è molto alto. Il contributo erogato è pari alla differenza tra il valore del canone di locazione di un alloggio popolare tipo e quello previsto dal contratto di locazione. Al fine di accedere al fondo di morosità incolpevole occorre avere un Isee che non superi i 26.000 euro l’anno. Per accedere al contributo affitto 2023 occorre dimostrare di essere stati licenziati o di aver subito una riduzione della retribuzione (ad esempio chi è passato part time). L'agevolazione è concessa anche a chi è in cassa integrazione o nel caso di cessazione dell'attività lavorativa. Stessa situazione anche nel caso di infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che partecipava al reddito della famiglia.
Gli altri requisiti richiesti
Al fine di poter riscuotere il contributo affitto occorre anche che nessun componente del nucleo familiare risulti proprietario o usufruttuario dell'immobile. E' necessario anche che l'inquilino abbia ricevuto lo sfratto per morosità e che il contratto sia stato registrato secondo le normative vigenti. L'immobile per il quale si richiede il contributo non deve rientrare nella categoria degli appartamento di lusso. L'importo erogato è strettamente condizionato e legato alle somme messe a disposizione delle regioni. La cifra complessiva che è stata stanziata dal governo ammonta a 330 milioni. Il bonus copre, in ogni caso, fino ad un massimo di 3 mensilità di affitto e in ogni caso non può superare i 1.500 euro per nucleo familiare.
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