Multe pesanti se non si seguono queste importanti regole sui termosifoni: ecco quale
Ci si avvicina sempre di più all’inverno e a breve in Italia sarà necessario ricorrere ai termosifoni, ai riscaldamenti che contribuiranno a rendere meno rigido il clima invernale (in alcune città il freddo già si sta facendo sentire). Nei condomini con riscaldamento centralizzato decidere gli orari di accensione dei termosifoni può diventare motivo di dibattito, soprattutto tra chi preferirebbe ridurre i costi di gestione e chi, invece, desidera temperature più alte. Secondo le normative l’amministratore di condominio ha il compito di gestire l’accensione del riscaldamento centralizzato, tuttavia è anche obbligato a rispettare le direttive nazionali. Ma in quali casi si rischia di incappare in multe dovute ai termosifoni? Ce lo spiega IlMessaggero.it.
Orari di accensione e normative
Le sanzioni, anche pesanti, possono scattare in caso di accensione dei riscaldamenti in orari non autorizzati dalla normativa italiana o se si supera la temperatura massima consentita all’interno delle abitazioni. Le ore di accensione dei termosifoni nei condomini centralizzati seguono regole precise: le leggi nazionali fissano una fascia oraria dalle ore 5 alle 23 (variabile a seconda delle regioni) all’interno della quale il condominio può scegliere quando accendere e spegnere l’impianto. Tuttavia la temperatura massima interna consentita in ogni casa è di 19°C. Qualora i condomini desiderino modificare le ore di accensione possono proporre una votazione in assemblea per raggiungere un accordo condiviso. Chi dispone di riscaldamento autonomo, invece, non ha obblighi specifici sugli orari anche se resta valida la limitazione della temperatura a 19°C in tutte le abitazioni private.
Sanzioni per il mancato rispetto delle regole
Non rispettare le normative di accensione del riscaldamento centralizzato può comportare sanzioni piuttosto elevate. Gli inquilini che superano le temperature massime previste, o accendono il riscaldamento fuori dagli orari consentiti, rischiano multe fino a 3.000 euro. I controlli possono essere effettuati da ispettori incaricati, i quali verificano che le norme sul riscaldamento siano correttamente applicate per promuovere un consumo energetico più sostenibile.
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Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.