Tossinfezione nelle scuole a causa di pomodorini avariati, interviene il Ministero: "Blocchiamo tutto..."
Studenti e insegnanti hanno sviluppato una intossicazione che si manifesta con sintomi che colpiscono prevalentemente l'apparato gastrointestinale
Studenti e insegnanti hanno accusato vari malesseri dopo aver mangiato i pomodorini incriminati: in quali città è successo
Un caso di tossinfezione collettiva che ha colpito 132 bambini e 7 insegnanti, si è verificato nella giornata di ieri all'interno di alcune scuole primarie di diverse città italiane fra le quali Udine, Cesena, Forlì e Faenza. Ciò che accomuna le scuole interessate da questa “epidemia” è il fatto di essere fornite dal punto di vista alimentare, dalla stessa azienda. Si tratta di una cooperativa con sede nel bolognese.
I sintomi accusati da alunni e docenti
In tutte le città interessate, almeno una ventina di persone che hanno mangiato gli stessi alimenti, ha manifestato i classici sintomi dell'intossicazione, accusando sintomi come dolori addominale, vomito e mal di testa. Tutti questi soggetti, molto probabilmente, hanno accusato questi disturbi a causa di pomodorini presenti nel menù delle mense, in cui erano presenti agenti patogeni e altre tossine.
Il motivo delle reazioni avverse
Tutte le scuole interessate partecipano al progetto ministeriale “Frutta e verdura nelle scuole" che si ripete ormai da alcuni anni. Le classi coinvolte ricevono degli alimenti in maniera slegata rispetto al servizio di mensa scolastica. Secondo gli esperti, le reazioni avverse sarebbero da addebitare alla combinazione di batteri patogeni. Per questa ragione avrebbero sviluppato una intossicazione che si manifesta con sintomi che colpiscono prevalentemente l'apparato gastrointestinale.
La decisione del Ministero dell'Agricoltura
Proprio in relazione a quanto accaduto, il ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha deciso, con una nota ufficiale, di sospendere tutte le attività previste nel progetto presentato dall'azienda bolognese. La sospensione, come si legge nello stesso comunicato, perdurerà fino a quando non si adotteranno e adeguate contromisure “per garantire la qualità, idoneità e conformità dei prodotti distribuiti in fase di esecuzione dei progetti presentati, a tutela della salute dei bambini".
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