Tragedia Casteldaccia, parla un superstite: 'E' successo qualcosa di imprevisto...'

Dopo la tragedia avvenuta a Casteldaccia, ha parlato uno dei superstiti. L'uomo aveva lavorato nella vasca fino alle 10, poi gli ha dato il cambio il cugino, che purtroppo è morto.

Alcuni parenti di una delle vittime del tragico incidente a Casteldaccia, 06 maggio 2024. Sono morti uno dietro l'altro calandosi in un tombino dell'impianto fognario. E' questa la prima ricostruzione della strage sul lavoro avvenuta a Casteldaccia che ha causato cinque morti mentre un sesto è ricoverato in ospedale in gravissime condizioni. ANSA/ALFREDO PECORARO
Guarda la versione integrale sul sito >

Tragedia Casteldaccia, le parole di un superstite

In queste ultime ore si è parlato molto della tragedia avvenuta ieri pomeriggio in Sicilia, a Casteldaccia. L'Ansa riporta le dichiarazioni di Giovanni D'Aleo, cugino di una delle vittime. L'operaio fa sapere di aver lavorato fino alle 10 nella vasca senza problemi. Successivamente gli ha dato il cambio una delle vittime, suo cugino Giuseppe Miraglia. Il superstite fa sapere che poi “è successo qualcosa d'imprevisto“.

Il racconto

Giovanni D'Aleo è un operaio di 44 anni,  che è scampato all'incidente sul lavoro costato la vita a 5 colleghi. L'uomo ha raccontato i momenti concitati della tragedia ad uno dei soccorritori. Nel cantiere in cui si svolgeva la manutenzione della rete fognaria tutto sembrava filare liscio la mattina. Gli operai avevano iniziato il lavoro alle 8 e dopo due ore si sono dati il cambio. C'è capire cosa sia successo dopo. “Ho capito subito che era accaduto qualcosa di grave e ho dato l'allarme“.

Il direttore dei lavori è stato interrogato

L’interrogatorio del direttore dei lavori è durato fino a tarda notte. Il direttore dei lavori doveva controllare l’intervento di manutenzione che gli operai della società quadrifoglio group stavano svolgendo alla rete fognaria di Casteldaccia per conto della Amap. Amap è la società che gestisce rete idrica e fognaria nel capoluogo e in decine di comuni della provincia di Palermo. Gli operai sono stati probabilmente uccisi dalle esalazioni del gas formato dalla fermentazione dei liquami. Hanno perso la vita in tutto cinque operai: quattro della Quadrifoglio e uno di una società interinale. Un sesto operaio è ricoverato in Rianimazione. Sulla strage indaga la procura di Termini Imerese.

Guarda la versione integrale sul sito >

Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.