Tragedia del Natisone, l'ultimo saluto alla camera ardente: "Patrizia e Bianca vestite da..."
Tragedia del Natisone, l'ultimo saluto alla camera ardente, Patrizia e Bianca vestite come da tradizione rumena.
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Tragedia del Natisone, l'ultimo saluto alla camera ardente: “Patrizia e Bianca vestite da…"
La piena del Natisone, fiume di Premiacco, in provincia di Udine, ha travolto tre giovani e nonostante ci siano andati vicini, nemmeno i vigili del fuoco sono riusciti a salvarli. Le ricerche sono continuate senza sosta per quanto possibile e hanno portato al ritrovamento dei corpi senza vita delle due ragazze, la ventenne Patrizia Cormos e l'amica 23enne Bianca Doros di origini rumene.
La tradizione rumena
Alla Casa funeraria di via Calvario a Udine, nelle vicinanze del cimitero di San Vito c'è tanto dolore e commozione per la camera ardente delle due ragazze morte in Friuli che nessuno è riuscito a salvare dalla piena del Natisone. Le salme di Patrizia Cormos e Bianca Doros sono state sono state vestite da sposa secondo la tradizione della Romania. Presenti i famigliari con il prefetto e il questore di Udine e ai comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Presente, successivamente, anche l'arrivo del sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni per un saluto.
I funerali
La camera ardente resterà aperta fino alle 16:00 di oggi, mercoledì 5 giugno 2024, quando sarà chiusa dopo la preghiera che verrà fatta alla presenza di due sacerdoti, uno ortodosso e uno cattolico. Al termine della funzione, partiranno verso la Romania dove verranno celebrati i funerali a Tarna Mare, in Transilvania, e dove poi saranno sepolte.
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Le ricerche continuano
Il terzo ragazzo che si trovava con le due ragazze già ritrovate, Cristian Casian Molnar di 25 anni, anche lui rumeno e travolto dalla piena del fiume friulano, nonostante le ricerche continuino senza sosta il corpo non è stato ancora individuato. Sul posto continua il lavoro dei sommozzatori, soccorritori fluviali giunti da tutti i comandi della regione, dronisti, topografi, speleologi e l'elicottero del reporto volo di Venezia.
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Aperta un'inchiesta
Gli inquirenti stanno lavorando per cercare di capire se i ragazzi avrebbero potuto essere salvati in qualche modo. Il Procuratore della Repubblica di Udine, Massimo Lia, ha detto in conferenza stampa: “Abbiamo aperto un'inchiesta per omicidio colposo contro ignoti: in queste vicende, per procedere bisogna configurare responsabilità di tipo omissivo, non commissivo“. E ancora: “Condurremmo tutti gli accertamenti del caso per accertare se i soccorsi sono stati tempestivi. Mi preme, però, segnalare che, allo stato attuale, non ci sono elementi specifici che ci fanno andare in questa direzione, ma le verifiche sono in fase iniziale“. Anche la mamma di Patrizia, rispetto alle sui soccorsi, ha detto: “Ciò che più mi addolora è che tutti hanno fatto foto e video e nessuno li ha salvati. Nessuno. Potevano forse salvarli. Non era importante fare i video. Lei era andata a fare una passeggiata, ha chiamato più volte il 112. Ha lasciato il suo nome, l'indirizzo. Ha detto 'Chiamate mia mamma'", ha precisato in un'intervista al Messaggero Veneto.
Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.
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