Tragedia del Natisone, la mamma di Patrizia Cormos rivela: "Poteva salvarsi, ma ha scelto di..."

Il sospetto della mamma di Patrizia Cormos, una delle ragazze annegate nel fiume Natisone: cos'è successo secondo la donna

Patrizia Cormos, di 20 anni, residente a Basaldella di Campoformido (Udine), una dei giovani dispersi nel fiume Natisone, in una foto tratta dal profilo Facebook del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia . FACEBOOK LUCA ZAIA +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK +++
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La mamma di Patrizia Cormos è certa che la figlia avrebbe potuto salvarsi: ecco il “sospetto"

Tiene banco la tragedia del fiume Natisone, teatro della morte delle giovani Patrizia Cormos e Bianca Doros: nel mentre che proseguono le ricerche di Cristian Casian Molnar, ancora disperso, oggi è stata aperta a Udine la camera ardente per l'ultimo saluto alle giovani, portate via dalla piena del Natisone e annegate clamorosamente. La mamma di Patrizia, distrutta dal dolore così come tutti i familiari e i conoscenti della ragazza, ha spiegato di avere un “sospetto" sul perché la figlia (che sapeva nuotare) abbia perso la vita. Ecco cos'ha raccontato a FanPage.it.

Le parole della mamma di Patrizia

Secondo me – ha spiegato la donna – Patrizia si sarebbe potuta salvare, anche da sola. L'ho portata anche ad imparare a nuotare, perché le ho detto 'Se ti trovi al mare o in una piscina, devi riuscire a venire a galla'. Ma ha aspettato la sua amica perché non sapeva nuotare. I Carabinieri mi hanno detto che mia figlia ha chiamato il 112. Quello che mi sto chiedendo è in che mondo viviamo. Tutti a fare foto e video e nessuno ad andare dentro a salvare tre vite umane. Siamo presi per i video, per i like e avere tutto ma non per salvare tre ragazzi giovanissimi“. Gesto che rivelerebbe il cuore d'oro di Patrizia e la grande unione tra i tre malcapitati che hanno provato a salvarsi insieme, purtroppo invano.

La nota del Comune di Udine

Il Sindaco udinese Alberto Felice De Toni ha annunciato, con una nota pubblicato sul sito dell'amministrazione comunale, che “la città si sente particolarmente vicina al dramma delle famiglie di Patrizia e Bianca. La prima giovane infatti frequentava l'Accademia di Belle Arti Tiepolo di Udine e ne era studentessa modello, mentre la seconda si trovava in visita ai genitori, residenti in città". Il comunicato prosegue: “La richiesta che arriva dal Comune è quella di rispettare e onorare la memoria delle due ragazze e il dolore dei loro familiari, in particolare nelle ore difficili del saluto alle due giovani".


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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.