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Tragedia del Natisone, lo sfogo dei Vigili del Fuoco: “Qualcuno ci…”

Tragedia del Natisone, la polemiche sui soccorsi e la reazione del Funzione Pubblica Cgil dei Vigili del Fuoco.

Tragedia del Natisone, lo sfogo dei Vigili del Fuoco: “Qualcuno ci…”

Tragedia del Natisone

Non l’avevano mai fatto, ma stavolta a lamentarsi sono i pompieri, o meglio il loro sindacato Funzione Pubblica Cgil dei Vigili del Fuoco. Questa è la reazione arrivata dopo le polemiche sui tempi d’intervento dei soccorritori, chiamati a salvare la vita di tre giovani di origine rumena che alla fine sono stati travolti dalla piena del fiume Natisone: Patrizia Cormos di 20 anni, Bianca Doros di 23 anni e Cristian Molnar di 25 anni. I corpi senza vita delle due ragazze sono stati ritrovati il 2 giugno. Invece, nonostante le ricerche non abbiano conosciuta sosta, il ragazzo non è stato ancora ritrovato.

La reazione dei pompieri

“Veramente qualcuno ci crede supereroi?”. Questo è lo sfogo diffuso ieri 6 giugno, dalla Funzione Pubblica Cgil dei Vigili del Fuoco. Sono in molti a chiedersi se i tre ragazzi avrebbero potuto essere salvati. Dopo l’apertura di un’indagine per omicidio colposo da parte della Procura, anche il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci ha chiesto al prefetto di Udine Domenico Lione una relazione per capire la sequenzialità dell’intervento di soccorso dopo l’allarme dato nel pomeriggio di quel maledetto 31 maggio.

I Vigili del fuoco si lamentano della riduzione delle squadre

Il sindacato afferma: “Nessuno immagini di colpevolizzare l’operato del personale intervenuto quel giorno“, e continua: “ogni scenario di intervento sia, per i Vigili del Fuoco chiamati a prestare soccorso, diverso e complesso nel suo approccio. Per i pompieri intervenuti venerdì scorso sul posto subito è stato chiaro che la situazione era critica, dal momento che quel punto è segnalato come più ad alto rischio. E ad aggravare una condizione già di per sé difficile vi è il contesto generale in cui deve operare la macchina organizzativa e operativa dei vigili del fuoco. “Lavorano sotto organico, con un sovraccarico di lavoro a volte inaccettabile. Le squadre, a volte ridotte a 3 unità rispetto alle 5 necessarie, non riescono a coprire il territorio in tempi brevi e in maniera uniforme; il personale non fa la formazione obbligatoria e non riesce a mantenere gli standard operativi a causa dell’impossibilità di effettuare mantenimenti e re-training. Abbiamo carichi di lavoro eccessivi e il ripiego allo straordinario è ordinario. Veramente qualcuno ci crede supereroi?”.

Carenza dei vigili del fuoco

Appare evidente che ci sia una carenza di pompieri e a quanto pare anche l’età media è troppo avanzata: sulla nota della FP Cgil si legge, come riporta Fanpage.it: “Quattromila operativi e 2.500 amministrativi (RTP) in meno. L’età media dei Vigili del Fuoco è troppo avanzata, 47 anni, e la disattenzione dell’Amministrazione su salute e sicurezza è divenuta cronica. Basti pensare che dal 22 ottobre 2022, giorno del suo insediamento, il governo attuale non ha pianificato e bandito un concorso pubblico a Vigile del Fuoco”.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.

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