Tragedia del Natisone
La tragedia del Natisone tiene ancora banco nelle trasmissioni, TG e online. Era venerdì 31 maggio quando tre giovani sono stati sorpresi dalla piena del fiume di Premiacco, in provincia di Udine, che li ha travolti e uccisi. Ma per ora, solo due corpi sono stati ritrovati: quello della 20enne Patrizia Cormos e quello dell’amica 23enne Bianca Doros, entrambi di origini rumene. Come d’altronde lo era Cristian Casian Molnar, il cui corpo non è stato ancora trovato e siamo al sesto giorno di ricerche.
Il racconto di Mihaela, madre di Patrizia Cormos
Come riporta il corriere.it, Patrizia sapeva nuotare, ma Bianca no. E anche nei momenti più tragici non avrebbe mai abbandonato l’amica sull’isolotto dove le due amiche si erano abbracciate con Cristian, prima di essere trascinati dalla corrente. Dice la madre di Patrizia: “Si sarebbe potuta salvare, anche da sola. L’ho portata dove si insegna a nuotare, perché le ho detto che se si trovava al mare o in una piscina, doveva riuscire a restare a galla. Patrizia però ha aspettato la sua amica Bianca“. I tre ragazzi non conoscevano i pericoli a cui si può andare incontro quando si va sul Natisone, specialmente se ci sono state piogge intense nei giorni precedenti. In effetti, il Natisone lo avevano scoperto tramite qualche ricerca online, nessuno dei tre, quindi, conosceva bene quel fiume, non erano mai stati sul posto.
La notte tra chiacchiere e studio e la telefonata delle ore 12
La sera prima della tragedia, Patrizia e la mamma erano rimaste sveglie fino alle 2 di notte a chiacchierare. Poi, la figlia era andata nuovamente a studiare fino alle 4 per il test di accesso all’esame del 31 maggio: ‘Design e architettura d’interni’. La madre prosegue il racconto dicendo che alle 6:30 Patrizia era già in piedi. “Si è alzata, ha fatto una doccia ed è uscita. Intorno alle 12 mi ha telefonato per dirmi che l’esame era andato bene e che sapeva tutto. Mi ha chiesto se poteva andare al lago a Premiaricco. All’inizio le ho detto di no perché era stanca, poi le ho detto che andava bene. Patrizia mi ha spiegato che avrebbe fatto una passeggiata e delle foto per poi tornare a casa a dormire“.
I video
Poteva essere una giornata di festeggiamenti e divertimento, e invece si è trasformata in una tragedia. La madre di Patrizia non ha voluto vedere i video circolanti online, non ne ha avuto il coraggio. Ha visto solo la foto di quando i tre giovani erano abbracciati e quella in cui sono sul greto all’asciutto. “Ciò che più mi addolora è che tutti hanno fatto foto e video e nessuno li ha salvati – dice Mihaela – Nessuno. Potevano forse salvarli. Non era importante fare i video, lei era andata a fare una passeggiata, ha chiamato più volte il 112. Ha lasciato il suo nome, l’indirizzo. Ha detto ‘chiamate mia mamma‘”.
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