Tragedia del Natisone, parla il papà di Patrizia Cormos: "Nulla mi può..."

Tragedia nel Natisone, parla il padre di Patrizia Cormos 20 anni, il cui corpo è stato ritrovato.

Patrizia Cormos, di 20 anni, residente a Basaldella di Campoformido (Udine), una dei giovani dispersi nel fiume Natisone, in una foto tratta dal profilo Facebook del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia . FACEBOOK LUCA ZAIA +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK +++
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Tragedia del Natisone

Dopo il ritrovamento di due corpi dei tre giovani amici, quello della ventenne Patrizia Cormos e quello di Bianca Doris, 23 anni, travolti dalla piena del fiume Natisone a Premiaricco, in provincia di Udine, le ricerche non si fermano perché deve essere ancora individuato e poi recuperato il corpo di Cristian Casian Molnare di 25 anni. Purtroppo, dopo la pausa del buon tempo, le condizioni meteo del 3 giugno sono peggiorate. La portata delle acque del Natisone è aumentata e si è fatta più torbida. Il sindaco del comune Premiaricco (UD) dove è avvenuta la tragedia non si arrende, Michele De Sabata dice: “Quarto giorno di ricerche, sono tutti qui, non si molla, portiamo a casa Cristian“.

Le parole del padre di Patrizia Cormos

Il Messaggero Veneto raccoglie le parole pronunciate dal papà di Patrizia Cormos, appena ventenne. “Nulla mi può consolare“. L'uomo assieme a molti parenti ha seguito in riva al torrente per oltre 48 ore, le ricerche della figlia. “Sono rimasto qui, non volevo che la mia bambina si sentisse abbandonata“, ha aggiunto, in lacrime, quando è venuto a conoscenza del ritrovamento di Patrizia.

Patrizia Cormos e Bianca Doros

Come riporta Leggo.it, quando sono stati ritrovati, i due corpi era distanziati tra loro, il primo a 700 metri e il secondo a 1 km dal punto dell'ultimo avvistamento. non lontano dal Ponte Romano da dove i vigili del fuoco avevano vanamente calato delle funi affinché i tre ragazzi, trascinati dalla corrente del Natisone in piena, potessero afferrarsi. Secondo gli esperti, i giovani sono morti quasi subito dopo il passaggio sotto il ponte, avvenuto venerdì pomeriggio, a causa della forza impetuosa e la bassa temperatura dell'acqua. In quella zona ci sono profonde gole a pareti vertivali e avvicinate, molto insidiose in cui la velocità della corrente s'impenna improvvisamente.


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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.