11 giorni di ricerche dopo la tragedia del Natisone ma di Cristian Molnar nessuna traccia
Ciò che sta succedendo nelle ricerche per ritrovare il terzo ragazzo travolto dalla piena del Natisone ha dell’incredibile. Il giovane Cristian Molnar non si trova ancora, eppure i corpi delle altre due ragazze (Patrizia Cormos e Bianca Doros) travolte insieme al 25 enne dalla grande e veloce massa d’acqua del fiume, sono stati rinvenuti il 2 giugno, dopo quel maledetto venerdì 31 maggio, il giorno della tragedia.
Il maltempo che intralcia
Come accennato, dopo 11 giorni di ricerche non c’è ancora alcuna traccia di Cristian Molnar. Eppure il fiume è stato perlustrato in tutti modi possibili. Purtroppo il maltempo ci mette lo zampino per rendere meno agevoli le ricerche dei soccorritori. I genitori del giovane disperso sono arrivati dalla Romania raggiungendo l’altro figlio che non si dà pace (Pietro Radu), la famiglia crede ancora nel miracolo di trovare vivo Cristian. Ma che fine ha fatto il corpo di Cristian?
La forra del Natisone
Il corpo di Cristian Molnar potrebbe essere finito nella gola della forra che consiste in una gola a pareti verticali e ravvicinate, che può essere profonda anche sei metri. Questo rende il Natisone difficile da esplorare per i soccorritori, che per arrivarci hanno bisogno del supporto dell’elicottero. Il sindaco di Premiaricco (Udine) ha dichiarato come riportato da Telefruili, “Arrivarci è molto rischioso, serve un sostegno ai sommozzatori con l’assistenza continua dell’elicottero che arriva da Venezia ogni giorno”. Le ricerche procedono senza sosta ma si dovrà fare i conti con il maltempo previsto per le prossime ore, piogge e temporali che renderà il lavoro più complicato. In caso di situazioni estreme, è già stata annunciata la sospensione temporanea delle ricerche. Come riporta Leggo.it, La tragedia dei tre ragazzi è stata causata proprio per il carattere torrentizio del fiume Natisone le cui acque, come si è visto, in caso di forti e consecutive precipitazioni e conseguenti situazioni di piena, possono innalzarsi addirittura di metri in pochi minuti.
Le indagini sui soccorsi
Intanto, nel lavoro d’indagine che sta svolgendo la Procura, è in programma oggi l’audizione del vigile del fuoco che tentò di salvare, gettandosi nel fiume a nuoto, i tre ragazzi travolti dalla piena del Natisone. Il vigile verrà ascoltato da carabinieri. Si tratta di una normale acquisizione di testimonianze legate alla tragedia. Per il momento, nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati.
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