Incidente Mestre, la testimonianza di un uomo che si trovava nei pressi del luogo della strage
Ventuno morti e quindici feriti è il bilancio del terribile incidente avvenuto ieri sera a Mestre: un bus con a bordo decine di turisti è precipitato da un cavalcavia (per motivi ancora da chiarire) schiantandosi nella strada sottostante e prendendo fuoco. Alcune persone sono sopravvissute alla strage, altre purtroppo hanno perso la vita sul colpo dopo un “volo” di circa dieci metri. Iniziano ad arrivare le testimonianze di persone che nel momento dell’incidente si trovavano su quel cavalcavia o poco distante, comunque abbastanza vicino da aver visto cosa accadeva. Ecco ad esempio le parole di Leonardo, riportate dall’agenzia di stampa LaPresse.
La testimonianza
“Ho sentito una forte frenata – ha detto il ragazzo – pensavo che fosse un treno. Poi il rumore dell’impatto, un tonfo. Mi sono allarmato e affacciandomi ho visto il fumo e sentito persone urlare ‘aiuto’! Mentre stavo raggiungendo l’autobus, le urla si sono trasformate in un silenzio tombale raccapricciante che mi ha bloccato il sangue. Volevo aiutare ma sono stato bloccato da un mio amico e da una poliziotta, perché l’autobus era ancora in fiamme e a rischio di esplosione“. Un racconto davvero toccante e impressionante quello di Leonardo, il quale era in un locale quando il bus è finito giù dal cavalcavia.
L’arrivo dei soccorsi
“Sono poi rimasto lì fino all’arrivo dei soccorsi – ha proseguito il testimone – che sono arrivati dopo una ventina di minuti“. I soccorritori hanno estratto dalle lamiere diverse persone, alcune ancora vive seppur ferite gravemente e altre decedute pochi istanti prima. Gli inquirenti hanno aperto un’inchiesta sull’incidente e, dalle prime indiscrezioni, sembrerebbe che l’autista (un 40enne italiano) abbia avuto un malore perdendo il controllo del veicolo.
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Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
