Ecco alcune preziose statistiche sul trimestre tricolore, l’iniziativa voluta dal governo per bloccare i prezzi dei prodotti di largo consumo
Il trimestre tricolore, l’iniziativa avviata dal governo per contenere i prezzi dei prodotti alimentari e non, sta proseguendo non senza criticità. In alcune città italiane è possibile ottenere un risparmio maggiore, mentre in alcune tipologie di prodotti (come i freschi, ad esempio) la presenza di sconti è molto limitata, se non quasi assente. Ma quali sono le città più convenienti in questo momento per fare la spesa? In questo articolo vedremo una rapida panoramica sulle città dove gli sconti e le adesioni sono maggiori.
I prodotti a basso costo
Il trimestre anti-inflazione prevede fino al 31 dicembre prezzi bassi su alcuni prodotti di prima necessità tra i quali pasta, latte, burro, farina, zucchero, riso, conserve e farmaci di largo consumo. Al momento i prodotti che beneficiano degli sconti maggiori sono pasta, riso, biscotti, uova, surgelati, e cibo per animali, ma anche pannolini, detersivi e carta igienica. Va detto che allo stato attuale ad aderire a questa iniziativa è stata solo una piccola parte dell’industria alimentare.
Le catene di supermercati che hanno più prodotti a prezzo bloccato
Al momento la catena di supermercati che ha gli sconti più convenienti e la maggior parte dei prodotti a prezzo bloccato è la Coop mentre la Conad propone prezzi calmierati su 600 prodotti. La catena di supermercati Esselunga, invece, propone sconti del 20% mentre Lidl, che propone una selezione di prodotti a prezzo bloccato in 730 punti vendita. Fra le catene che aderiscono all’iniziativa vi sono anche Crai, Carrefour, Despar, Penny Market, Famila e Pim. Complessivamente, al momento attuale, sono circa 25 mila i punti vendita che hanno aderito a questa iniziativa, ma si conta di allargare sempre di più il novero delle catene di distribuzine che aderiranno.
Le città che hanno ricevuto maggiori adesioni
Molti beni di largo consumo, al momento, non sono stati coinvolti in questa iniziativa come la frutta, la verdura, la carne e il pesce. Questi prodotti, al momento, hanno dei prezzi molto volatili che dipendono da una serie di fattori contingenti e per questo motivo non possono proporre prezzi bloccati. Al momento Roma e Torino sono le città dove si sono registrate le maggiori adesioni. Nella capitale sono 1.381 i punti vendita che hanno aderito, mentre a Torino sono complessivamente 1.074. Seguono in classifica Napoli (801) e Milano (741). La classifica prosegue con Bologna e Genova (422), Palermo (369), Catania (322), Venezia (299) e Bari (278).
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