Tutte le agevolazioni e i sussidi per chi ha un parente invalido
Ecco agevolazioni, pensioni e indennità per chi vive con un parente invalido in base alle normative attualmente in vigore
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Tutti i vantaggi, le agevolazioni, i sussidi e le pensioni previste per chi assiste un parente disabile con cui convive
La presenza di un figlio o di un parente disabile all'interno del nucleo familiare rappresenta una costante sfida non solo per la continua assistenza di cui necessità, ma anche per il notevole esborso economico che tutto ciò comporta. Per questa ragione, i nuclei familiari svantaggiati necessitano di aiuti e sostegni da parte dello Stato per fronteggiare le fisiologiche difficoltà finanziarie quotidiane. Sono tatni gli indennizzi e i sussidi che la legge prevede per i caregiver, cioè coloro che si occupano di assistere un parete disabile.
Ape Sociale
Il ruolo del caregiver è fondamentale nella società moderna anche perchè la popolazione italiana invecchia sempre di più e quindi le persone non autosufficienti necessitano di maggiori cure e assistenza. Una delle agevolazioni che la legge prevede per i caregiver è l'Ape Sociale, uno strumento che consente di poter andare in pensione anticipatamente con soli 30 anni di contributi e 63 anni e mezzo di età. Si tratta di una indennità che viene corrisposta mensilmente (e non di una pensione vera e propria) che accompagna il caregiver fino alla maturazione dei veri requisiti per andare in pensione con i requisiti ordinari.
Quota 41 e Opzione Donna
Anche l'introduzione di Quota 41 è stata effettuata per consentire ai careginver di anticipare il pensionamento. Questa misura si basa sul raggiungimento di 41 anni di contributi versati e non è legata al requisiti anagrafico. I contributi includono almeno 35 anni effettivi di contribuzione a patto che almeno un anno di contributi sia stato versato prima dei 19 anni di età. Un'altra misura appannaggio dei caregiver è Opzione Donna che riguarda, nello specifico, le lavoratrici che assistono un parente disabile. Per accedere a questa prestazione occorre aver compiuto 61 anni di età e maturato 35 anni di contributi.
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Il congedo
La legge prevede anche, per chi assiste un disabile, la possibilità di ottenere un congedo di 24 mesi a patto che al disabile sia stato riconosciuto almeno il 74% di invalidità in base alla certificazione delle Commissioni Mediche Invalidi Civili dell’ASL. Una delle condizioni richieste per la concessione del congedo è la convivenza che deve essere iniziata almeno sei mesi prima della domanda. Diverso è il discorso per il congedo straordinario la cui convivenza può iniziare anche il giorno prima della domanda.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.