Uso del contante, ecco le regole per gestire le transazioni senza correre rischi dopo le recenti modifiche
In virtù delle attuali norme, nel nostro paese il limite fisso rimane quello di 4.999,99 euro per i pagamenti in contante
Ecco come funziona la normativa vigente per quanto riguarda la gestione del contante
Nel corso degli anni l'architettura delle regole che disciplinano l'uso del contante è variata continuamente, spostando di volta in volta le soglie, tra polemiche e tensioni fra la varie forze politiche. I limiti all'uso del contante hanno avuto la finalità di arginare la piaga del riciclaggio di denaro sporco e di prevenire truffe e frodi. Con la nuova Manovra Finanziaria 2024 non sono state introdotte novità di rilievo per quanto concerne i pagamenti in contanti, lasciando pertanto il limite di uso del contante a 5mila euro.
Attenti ai pagamenti frazionati
Questo limite si applica anche per quanto concerne il caso dei pagamenti effettuati in più rate, che risultano apparentemente inferiori alla soglia dei 5mila euro ma che in realtà sono frazionati e che superano la soglia dei 5mila euro in un ristretto periodo di 7 giorni. Per quanto concerne i pagamenti una tantum frazionati, per rispettare il limite previsto dalle normative vigenti, è possibile adottare alcuni stratagemmi per non infrangere la legge. Ad esempio per i pagamenti di importo complessivo di 6mila euro, si puà pagare in contanti entro il limite di 4.999,99 euro, mentre per la restante parte è possibile utilizzare un sistema tracciabile come un assegno o un bonifico.
I sistemi accettati
In virtù delle attuali norme, nel nostro paese il limite fisso rimane quello di 4.999,99 euro per i pagamenti in contante. Se si supera tale limite, l'utilizzo di sistemi di pagamenti tracciabile è doveroso per non infrangere le regole e rischiare di essere denunciati. Tra i sistemi tracciabili accettati vi sono le carte di credito, i bonifici (postali o bancari), le carte di debito, gli assegni e i pagamenti elettronici. Chi eccede tale soglia è passibile di una sanzione amministrativa compresa tra compresa tra 5mila e 50mila euro, che varia in base agli importi delle transazioni.
Le eccezioni per stipendi e buste paga
Le regole per le buste paga sono molto diverse e non soggiaciono alle regole per il pagamento in contanti. Nel nostro paese non è possibile pagare gli stipendi in contanti, a prescindere dalla soglia dei 5 mila euro anche se riguarda solo un acconto della retribuzione. Il pagamento in contanti degli stipendi non è mai ammesso, indipendentemente dal tipo di contratto di lavoro stipulato dalle parti.
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