
Stasera Alberto Angela racconta van Gogh
Nella serata di lunedì 7 aprile 2025 su Rai 1 va in onda una nuova puntata di “Ulisse – Il Piacere della scoperta” dedicata al racconto del mondo affascinante e tormentato di Vincent van Gogh. Attraverso un racconto ricco di molti dettagli, il programma si soffermerà sui luoghi che hanno ispirato le pennellate del pittore olandese, alimentando la sua creatività. Una vita quella di van Gogh caratterizzata dall’incomprensione e dalla sofferenza, oltre che da una malattia della quale vi daremo conto nei prossimi paragrafi.
Van Gogh, tra genio e follia
Tra i tanti quadri dipinti da Vincent van Gogh, la “Notte stellata” è probabilmente uno dei suoi dipinti più famosi, così come è celebre la sua genialità al confine con la follia. L’unione di questi fattori portò il pittore olandese a dipingere oltre 900 opere, concentrate in particolar modo negli ultimi anni della sua vita. La sua arte ha segnato la storia ed è arrivata anche sulle scrivanie di medici e scienziati che l’hanno studiata in modo molto approfondito, tanto è vero che a 135 anni dalla sua morte risulta essere uno dei pazienti con il più alto numero di diagnosi.
Porfiria acuta intermittente, la malattia di Vincent van Gogh
Tra le diverse ipotesi che nel corso degli anni sono state formulate e poi scartate, ce n’è stata una che ha svettato sulle altre ed è stata ormai riconosciuta come “la malattia di van Gogh“: il riferimento è alla porfiria acuta intermittente. Si tratta di una malattia metabolica genetica e rara che va ad affliggere sia il fisico che la mente. Ai tempi si trattava di una malattia sconosciuta ed anche oggi diagnosticarla rappresenta una vera e propria sfida per i medici in considerazione della varietà dei sintomi legati a innumerevoli fattori sia genetici che ambientali.
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Come hanno fatto i medici a scoprire la malattia di van Gogh?
La domanda sorge spontanea: come hanno fatto i medici a diagnosticare la porfiria acuta intermittente? In un primo momento, affiancati da psicologi, hanno analizzato le tele di Van Gogh, concentrandosi sull’intensità dei suoi tratti che sono stracolmi di colore e sole, ma anche carichi di frenesia, tratti caratteristici questi che aumentano nelle opere realizzate dal pittore olandese nel corso degli ultimi anni. In “Campo di grano con volo di corvi” si possono osservare delle grosse pennellate, oltre alla presenza di margini mal definiti e scomposti se si paragonano a quelli dei quadri antecedenti al 1886, anno che è stato individuato come quello nel quale sarebbero comparsi i primi sintomi della malattia. Tale data è stata individuata associando l’arte alle parole del pittore che si trovano nelle oltre 800 lettere che Va Gogh ha scambiato con il fratello Théo. Queste lettere, infatti, se analizzate con un occhio clinico mostrano quelli che possono rappresentare dei sintomi della malattia. Van Gogh, infatti, descrive una sensazione di debolezze in tutto il corpo, oltre alla spossatezza: sintomi che negli ultimi anni di vita del pittore finiscono per aggravarsi con van Gogh che si descrive esausto, debole e profondamente confuso. Inoltre, il pittore olandese descrive anche dei sintomi più specifici come dolore allo stomaco, febbre che si presenta a ridosso delle crisi che poi sfociavano in allucinazioni e perdita di lucidità.
NELLA PAGINA SUCCESSIVA I SINTOMI DELLA MALATTIA
Quali sono i sintomi della porfiria acuta intermittente?
Secondo quanto riportato da “Msdmanuals.com”, molti soggetti che soffrono di porfiria acuta intermittente non manifestano mai dei sintomi. Altri, invece, possono avere solo qualche attacco nel corso della vita. Tuttavia, esistono dei soggetti che presentano degli attacchi ricorrenti. Molti soggetti manifestano del dolore o altri sintomi tra un attacco e l’altro. I sintomi si manifestano sotto forma di attacchi e possono durare alcuni giorni o, talvolta, anche di più. Il sintomo più comune risulta essere il dolore addominale che si protrae da diverse ore a giorni: si tratta di un dolore che può risultare così grave da far ritenere erroneamente che sia necessario ricorrere alla chirurgia addominale. Altri sintomi di natura digestiva possono includere nausea, vomito, grave stipsi o, raramente, diarrea. Inoltre, risultano piuttosto comuni sintomi di natura psichiatrica come ad esempio irritabilità, irrequietezza, insonnia, agitazione depressione, stanchezza e delirio. In alcuni casi si possono verificare anche tremori e convulsioni. Inoltre, altri sintomi possono essere battito accelerato, pressione arteriosa innalzata, sudorazione, agitazione e difficoltà nel dormire. La remissione dei sintomi si può verificare nell’arco di pochi giorni, ma per assistere ad una completa scomparsa della debolezza muscolare è possibile dover attendersi anche diversi mesi o addirittura anni. In alcuni pazienti, inoltre, sintomi di intensità inferiore come ad esempio cefalea, affaticamento, dolore alle cosce o mal di schiena risultano persistenti. Gli attacchi di rado sono fatali, ma in alcune persone risultano debilitanti.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.