Violenta tromba d'aria con raffiche oltre 100 km/h in Italia: ci sono danni. Video

Una forte tromba d'aria si è abbattuta sulle spiasgge italiane causando molti danni agli stabilimenti. Ecco dove è successo.

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Violenta tromba d'aria in Italia

Le spiagge di una località italiana devono già pagare dazio a causa dell'azione erosiva delle mareggiate, ma adesso il conto da pagare diventa ancora più salato visto che c'è stata una violenta tromba d'aria con raffiche di vento che hanno superato i 100 km/h. Sono stati registrati danni. L'estremo evento atmosferico cui facciamo riferimento è quello avvenuto domenica sera 3 marzo. E' quanto riportato da Roma Today.

Dove è successo e cosa

A dover pagare un conto salato saranno le spiagge di Ostia. Intorno alle ore 19 il vento ha cominciato a superare i 100 km/h e a farne le spese sono state le cabine. Alcune sono state spostate all'indietro, altre hanno visto sradicato il tetto di legno. Una delle strutture adibite ai bagnanti si è ribaltata, altre sono collassate o hanno perso porzioni di ringhiera. Niente che non sia già accaduto in passato ma anche per questo, le perdite rischiano di trasformarsi nella classica goccia che fa traboccare il vaso.

Un mese fa, nella zona di Ostia Ponente, uno stabilimento aveva suonato l'ennesimo campanello d'allarme. In quel caso, perché il mare grosso aveva divelto parti della struttura rendendo impraticabili spazi dedicati alla ristorazione ed anche intere porzioni di spiaggia. Inutili erano risultati i sacchi di sabbia sistemati per contenere l’azione distruttiva delle onde. Allora a lanciare un appello alle istituzioni era stato il gestore del Capanno Beach Club. Questa volta tocca al titolare della Nuova Pineta.

I danni per gli stabilimenti

Il titolare della nuova Pineta Franco Petrini ha detto: “Noi, come la Vecchia Pineta, questa volta siamo stati quelli che hanno subito più danni e questa volta il criticato lungomuro ha contribuito a contenere i materiali divelti dal vento che, in assenza della ringhiera e del muretto, avrebbero potuto finire per strada“. Sul numero delle cabine che devono ora essere manutenute, Petrini risponde: “Non ho ancora fatto il conto delle perdite, è andata già una ringhiera, sono stati distrutte 5 cabine e danneggiate un’altra quindicina su un totale di 120“.  E poi ancora: “La verità è che i danni maggiori li stiamo pagando, e purtroppo non da oggi, all’azione del mare. Sono le onde che hanno eroso la spiaggia e distrutto le cabine, a metterci più in difficoltà. Vale per noi, come per realtà storiche come il Kursaal, volendosi limitare a citarne soltanto una“. Questo è il problema che grava sugli stabilimenti di Ostia Levante che attendono lavori più risolutivi come quelli eseguiti ad Ostia Ponente, non a caso il fronte costiero meno danneggiato dalle mareggiate.

Il video

Di seguito il video postato dal Corriere


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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.