
Prima la neve, poi il maltempo. Il leitmotiv che continua a caratterizzare questo inverno sembrerebbe ancora poter andare avanti indisturbato. Anche secondo l’emissione odierna dei principali centri di calcolo, infatti, risulta evidente come su gran parte della nostra Penisola l’isolamento di un’estesa saccatura direttamente dal nord Atlantico provocherà condizioni atmosferiche decisamente instabili seppur con quota neve in progressivo rialzo, specie nella giornata di domani venerdì 1 febbraio 2019. L’eccezione sarà tuttavia rappresentata dal Piemonte, dove nelle prossime 24-48 ore sono ancora attese nevicate fino a quote prossime alla pianura grazie al cuscino freddo che manterrà ben salde le temperature al di sotto dello 0 tra cuneese e torinese. Per quanto riguarda invece il medio termine, è atteso una lenta ma progressiva rimonta dell’anticiclone grazie al cut off della Goccia fredda sul Mar Ionio, che determinerà maltempo solamente sulle estreme regioni meridionali con clima via via più asciutto a partire dal Centro-Nord Italia.
Attese due fasi instabili tra domani e lunedì: dapprima al Centro-Nord, poi toccherà al Meridione
Come anche scritto poc’anzi, l’affondo della saccatura nord atlantica sul nostro Paese sarà il principale responsabile di condizioni perturbate da Nord a Sud con tempo diffusamente instabile e piogge localmente molto intense in special modo su Lazio, Toscana, Umbria, Emilia e Triveneto. Spazio ad un maggiore coinvolgimento delle regioni meridionali, invece, solamente all’inizio della prossima settimana con precipitazioni localmente molto intense attese su Calabria, Sicilia, Puglia e Basilicata.
Tendenza invernale per il mese di Febbraio: aumentano le possibilità di una fase fredda continentale entro la metà del mese
Vi stiamo raccontando ormai da diversi giorni come una fase di freddo a tratti molto più intenso rispetto quello che sta interessando l’Italia in questi giorni, possa riversarsi su gran parte del comparto europeo grazie all’afflusso possibile di aria continentale. Si tratta tuttavia ancora di lontane ipotesi, che necessiteranno di conferme con il passare dei giorni. I principali modelli matematici mostrano infatti un graduale aumento dei valori pressori in area Scandinava, suggerendo la possibilità che un esteso momento antizonale possa instaurarsi entro il 10/15 febbraio.