
Il modello americano Gfs e i rimanenti centri di calcolo confermano a unisono il calo delle temperature a partire da Sabato, poi tendenza al ritorno del freddo intenso

Rielaborazione CMI – modello matematico Gfs nel medio-lungo termine
L’emissione di questa mattina dei modelli matematici nel Run 00z, mostrano un quadro apparentemente tracciato per il prossimo fine settimana quando un deciso calo delle temperature e maltempo a tratti intenso tenderanno ad interessare la nostra Penisola. Questo a causa di un solco barico che tenderà a crearsi non solo sull’Italia ma su buona parte del comparto europeo, determinando così un continuo abbassamento della colonnina di mercurio fino all’arrivo di neve a quote basse sulle regioni settentrionali tra le giornate di domenica e lunedì. Trattandosi comunque di una tendenza ancora da verificare con i prossimi aggiornamenti, risulta ad oggi difficile andare ad inquadrare con dettaglio quali potranno essere le aree maggiormente esposte a fenomeni nevosi fin verso la bassa collina. Quello che risulta più chiaro invece è una lenta ma costante tendenza ad un progressivo ritorno dell’Inverno, dopo una breve pausa che stiamo vivendo proprio in questi giorni.
Tensione zonale in rallentamento la prossima settimana, Europa sempre più esposta ad irruzioni fredde?
Vi avevamo anticipato già da diversi giorni come l’intenso flusso zonale che ha interessato l’area nord atlantica e che tuttora risulta piuttosto intenso, tenderà a rallentare grazie ad una seconda risonanza delle dinamiche stratosferiche che vedono lo split ad opera di una singola onda (wave mother).
Ipotesi sempre più fredde nel lungo termine: l’Inverno torna in grande stile?
Come anche specificato nella precedente pagina dell’editoriale, le ipotesi fredde per la fine del mese di gennaio 2019 e la prima decade del mese di febbraio 2019 continuano a rafforzarsi giorno dopo giorno, grazie anche agli indici teleconnettivi che mostrano una maggiore tendenza al rallentamento del flusso zonale nel Nord Atlantico. L’AO risulta infatti in calo verso territori ampiamente negativi, con alcuni cluster che mostrano valori fin verso i -5, -6. La NAO risponderà con maggiore ritardo invece all’impulso stratosferico, anche se gli ultimi aggiornamenti propendono anche per questo indice una generale tendenza alla flessione per la fine di questo mese.