Previsioni meteo Torino 1° ottobre 2020
Il progressivo avvicinamento di una saccatura di origine polare marittima determinerà un nuovo arretramento della struttura anticiclonica che da quest’oggi è tornata ad interessare interamente il nostro Paese, provocando un nuovo peggioramento delle condizioni meteo soprattutto sulle regioni nordoccidentali e su Torino. I primi effetti di questa perturbazione saranno evidenti proprio a partire da giovedì 1° ottobre, con le prime piogge che potranno coinvolgere anche il capoluogo piemontese dal pomeriggio. Temperature che subiranno già un iniziale calo e si attesteranno tra i +13°C di minima e i +20°C di massima circa.
Blocco del traffico nella Regione Piemonte: il nuovo provvedimento
E’ arrivato l’Autunno e tornano anche i blocchi auto. L’inquinamento è una piaga dfficile da debellare. Uno dei metodi più comuni per ridurne gli effetti negativi è quello di adottare blocchi del traffico a cadenze alterne, come accadrà a Torino e provincia a partire dal 1° ottobre. Il blocco è stato approvato dalla Giunta regionale sulla base delle misure limitative delle emissioni per la stagione invernale. Il provvedimento, avente effetto a partire dal primo giorno di ottobre, interessa un totale di 37 comuni della Regione, con riferimento, in particolare, alle città con una popolazione superiore a 20.000 abitanti. Inoltre, un parametro necessario per far scattare il blocco è dato dal superamento dei limiti di PM10 e della quantità massima consentita di diossido di azoto (NO2), prendendo in considerazione un periodo minimo di almeno tre anni (anche non consecutivi) ed entro un massimo di cinque anni.
I parametri relativi al blocco e i comuni oggetto del provvedimento
Se un comune della provincia conta almeno 20.000 abitanti, e per tre anni abbia superato i limiti suddetti, la giunta comunale sarà tenuta a istituire il blocco. Venendo all’elenco dei comuni interessati dal provvedimento, tra questi troviamo Alba, Bra, Vercelli, Casale Monferrato, Novi Ligure, Tortona, Asti, Alessandria, Novara, Trecate, Chivasso, Ivrea, Carmagnola, Cambiano, Mappano, La Loggia, Santena, Borgaro Torinese, Trofarello, Beinasco, Caselle Torinese, Leinì, Pianezza, Volpiano, Vinovo, Settimo Torinese, San Mauro Torinese, Chieri, Rivalta di Torino, Orbassano, Venaria Reale, Grugliasco, Collegno, Nichelino, Rivoli, Moncalieri e il capoluogo di Regione, Torino.
Le deroghe al provvedimento
Si tenga presente che i blocchi riguardano sia le misure temporanee che quelle strutturali, con le singole limitazioni che potranno variare a seconda dell’aumento (o dell’abbassamento) del livello di allerta, quest’ultima stabilita su due livelli: livello 1 (allerta arancione, più lieve) e livello 2 (allerta rossa, più grave). Le misure non sono state stabilite in modo casuale. La Regione, infatti, ha fatto riferimento alle soglie prestabilite insieme alle altre regioni padane, anch’esse interessate a vario titolo al problema dell’inquinamento atmosferico. Va comunque evidenziata la presenza di alcune deroghe, indirizzate ai veicoli guidati da persone appartenenti a ISEE famigliare inferiore a 14.000 euro, ai veicoli per trasporti specifici e uso speciale, ai conducenti di oltre 70 anni di età e ai veicoli utilizzati per l’organizzazione e lo smantellamento di manifestazioni di tipo comunale.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.