Coronavirus, aumentano i casi: tornano le polmoniti in ospedale
Da ormai diverse settimane sono in sensibile aumento i nuovi casi di Coronavirus in Italia. A spingere questa nuova ondata è la sottovariante Omicron 5. La situazione, al momento, appare ancora sotto controllo, ma il timore è che possa peggiorare nelle prossime settimane, quando è previsto il picco. A lanciare l’allarme è Mario Balzanelli, presidente del Sis 118, che ha confermato il ritorno delle polmoniti in ospedale.
Balzanelli: “È un segnale di allarme”
Un po’ in tutta Italia, da una decina di giorni, c’è stato un nuovo aumento di casi di polmoniti: “Parliamo tra di noi, anche se non abbiamo ancora dati consolidati. Stiamo verificando la ricomparsa della richiesta di soccorso alle centrali operative. Era da tempo che non si presentavano questi casi, almeno 5-6 mesi”, ha spiegato a Quotidiano.net il dottor Balzanelli, che ha aggiunto: “Quello che succede non è paragonabile con le fasi pandemiche 1 o 2 o con il picco della variante Delta. Ma è un segnale di allarme”.
Balzanelli: “Omicron 5 può provocare polmoniti anche molto serie”
Questi, ha dichiarato Balzanelli, sono gli effetti di Omicron 5. Questa sottovariante “può colpire gli alveoli polmonari, quindi può provocare polmoniti anche molto serie. Non teme il caldo e questo è importantissimo, perché siamo abituati a considerare l’estate come una zona franca, tirando sempre un sospiro di sollievo. Ora siamo preoccupati. Omicron 5 sta colpendo impietosamente a 40 gradi”.
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Balzanelli: “Una persone ne infetta altre 15-17”
C’è anche, secondo Balzanelli, un altro problema: quello del dato dei positivi sottostimati. Si tratta di “un fenomeno che sta sfuggendo di mano”, anche considerando l’alta contagiosità di Omicron 5: “Una persona ne infetta altre 15-17. Nel ceppo originario di Wuhan si arrivava a 2,5 e a 7 con la variante Delta”. Il consiglio per proteggersi è quello di indossare le mascherine Ffp2 nei luoghi chiusi e affollati; in vacanza può aiutare portarsi dietro scorte di anti-infiammatori, concordate col proprio medico, per aggredire il virus ai primi sintomi.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.