
Non c’è più tempo: bisogna agire ora per limitare il global warming
Il riscaldamento globale potrebbe divenatre un problema con conseguenze irreversibili se non si interviene con prontezza. Questo è quanto è emerso degli ultimi incontri che si sono tenuti a Katowice, in Polonia, alla fine del 2018, con la 24esima conferenza sul clima che si è chiusa con la firma di un accordo che prevede l’attuazione di quanto stabilito a Parigi: con un Rulebook, si sono stabilite le regole che ognuno dei paesi deve rispettare per far fede agli accordi della COP21. Tale documento però non convince appieno, perché ancora non è stato sciolto il nodo sulle emissioni di CO2. Il global warming è un problema reale e tangibile, con la Terra che ha solamente 11 anni prima che gli effetti del cambiamento climatico possano diventare devastanti: proprio per questo sono scesi in piazza quest’oggi migliaia di studenti, per fare in modo che la popolazione sia sensibilizzata su un problema che non è solo delle grandi multinazionali ma di tutti. Si tratta di un vero e proprio sciopero, per un futuro che possa non essere catastrofico: il tempo sta giungendo a termine ed è ora di passare ai fatti.
Strike for climate: manifestazione globale per portare azioni concrete contro il global warming
Greta Thunberg è una raggaza svedese di 16 anni ed è da lei che strike for climate è partito. Da agosto dello scorso anno, infatti, ha iniziato a manifestare davanti al parlamento di Stoccolma ogni venerdì, per protesta contro la mancata attuazione degli accordi sul clima. Da lì il movimento è diventato globale, portando gli studenti a scendere in piazza in più di 1700 città in tutto il mondo, oltre 200 solamente in Italia, al fine di sensibilizzare le persone e i governi a prendere sul serio gli accordi per poter salvaguardare il nostro pianeta. Dopo la conferenza di Parigi, che segnato comunque una svolta nella battaglia al global warming, sono state poche e insufficienti le misure messe in atto dai vari paesi, segnate anche dall’abbandono degli Stati Uniti negazionisti.
Tutti possiamo e dobbiamo combattere il riscaldamento globale
Il global warming non riguarda solo le potenti industrie ma ognuno di noi. Tutto dobbiamo essere consapevoli che il riscaldamento globale avrà un impatto sulla vita di tutti i giorni e se non limitiamo l’incremento delle temperature le conseguenze potrebbero essere irreversibili. Ognuno di noi con piccole e grandi azioni quotidiane può prendersi cura del pianeta, ed ogni singolo apporto è necessario per combattere il cambiamento climatico. Gli sprechi in generale, siano essi di energia, cibo o acqua, sono i grandi nemici di questa lotta: lasciare accese le luci in tutta la casa quando non necessarie, mantenere il riscaldamento acceso con le finestre aperte, usare l’auto per spostamenti che potrebbero essere coperti facilmente a piedi o in bicicletta, oppure mangiare carne tutti i giorni, in quanto sono proprio gli allevamenti intensivi una delle principali fonti di inquinanti.
Consigli per combattere, nella nostra casa, il riscaldamento globale
Nel nostro piccolo, possiamo combattere tutti i giorni il riscaldamento globale. Nella lista ci sono le cose più banali anche, come sostituire le lampadine a incandescenza con quelle a fluorescenza, che usano il 60% di energia in meno. Un’altra cosa che contribuisce allo spreco di energia sono gli apparecchi elettrici lasciati in standby, come anche i trasformatori di ricarica delle batterie: una volta usati, anche per risparmiare sulla bolletta, vanno staccati dalle prese elettriche. Ovviamente non è necessario lasciare le luci accese in una stanza in cui non si è presenti o quando si è fuori casa, così come è meglio non tenere il frigorifero aperto troppo a lungo. Un’altra accortezza sarebbe quella di accendere lavatrice e lavastoviglie solo quando siano a piano carico e usare gli elettrodomestici non negli orari di punta: questo per via di una miglior distribuzione della richiesta di energia, e dunque un minor impiego delle centrali elettriche. Anche l’acqua è un bene prezioso così come è importante differenziare i rifiuti. Riutilizzare i sacchetti della spesa è una buona abitudine così come utilizzare più i mezzi pubblici e meno l’auto. Appuntamento ora in Cile nel 2019 per la COP25, con la speranza che la consapevolezza di un grande problema come il global warming possa portare ad una fruttuosa collaborazione tra tutti gli stati al fine di preservare la salute del nostro Pianeta.