Ecco uno stralcio dell’intervista rilasciata da un membro del Comitato Tecnico Scientifico al Corriere della Sera
Le condizioni per ottenere il Green Pass potrebbero essere modificate, stando alle parole espresse da Donato Greco, un componente del Comitato Tecnico Scientifico, nel corso di una intervista rilasciata al Corriere della Sera. Secondo Greco, vaccino e tampone non sarebbero né sovrapponibili, né paragonabili. Secondo Greco ci sarebbe una bella differenza tra la certificazione verde ottenuta mediante il vaccino e quella ottenuta mediante il tampone. I due requisiti offrirebbero garanzie ben diverse. Da leggere anche Green Pass, in arrivo una nuova stretta: ecco come potrebbe cambiare
La tesi dell’esperto
Secondo Greco non ci sarebbe nemmeno paragone tra i tamponi cosiddetti rapidi (gli antigenici) e quelli molecolari. I secondi sarebbero decisamente più attendibili, come ha spiegato lo stesso esperto nell’intervista rilasciata al Corsera. I molecolari, infatti, analizzano “un frammento dell’acido nucleico mentre gli antigenici rilevano una parte della proteina spike”. Ecco perchè i tamponi rapidi potrebbero dare falsi negativi e falsi positivi, ingannando il potenziale contagiato sul proprio stato di salute.
L’obiettivo è il raggiungimento del 90% dei vaccinati
Secondo la tesi espressa da Greco, non vi sarebbero al momento le condizioni per eliminare i tamponi antigenici dai requisiti previsti per il conseguimento della certificazione verde. Solo il raggiungimento del 90 per cento dei vaccinati potrebbe essere un numero sufficiente, secondo la tesi di Greco, per conseguire la certificazione verde. L’esperto del Comitato ha poi ammesso i limiti del vaccino, che non garantirebbe una protezione assoluta, richiedendo ulteriori richiami per proteggere in maniera efficace. CONTINUA A LEGGERE…
Le festività natalizie potrebbero avere meno vincoli
Buone notizie, secondo la tesi di Greco, per quanto concerne le festività natalizie. A differenza dello scorso anno potrebbero essere decisamente più permissive e con minori limiti anche se non si esclude che alcune regioni possano passare in fascia gialla entro dicembre a causa dell’aumento dei contagi. Secondo l’esperto del Comitato Tecnico Scientifico, un modello di Green Pass basato sul test antigenico potrebbe “non reggere per sempre”.
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