I Temporali: cosa sono e come si generano

di

1 di 3

Guarda la versione integrale sul sito >

Scopriamo uno dei fenomeni atmosferici tra i più dinamici e violenti in termini energetici, i Temporali.

I Temporali: cosa sono e come si generano

I Temporali: cosa sono e come si generano – 9 Aprile 2017 – Finita la stagione invernale inizia il periodo più instabile e piovoso di tutto l' anno con le piogge, gli acquazzoni, e i temporali che si alternano con brevi schiarite specialmente nelle ore centrali della giornata. Ma cosa sono i temporali e come si formano? Premesso che i temporali sono fenomeni atmosferici tra i più dinamici e violenti in termini energetici, essi necessitano in primo luogo di condizioni di marcata instabilità atmosferica. Durante un temporale possiamo vedere fulmini, improvvise folate di vento e precipitazioni anche intense spesso sotto forma di rovesci. Si dice che l' atmosfera è in condizioni di marcata instabilità quando avviene il sollevamento di importanti masse di aria più calde dal suolo verso l' alto. Con il sollevamento l' aria si raffredda e il vapore acqueo in essa contenuto condensa producendo una vera e propria nube. Il temporale nient' altro è che l' insieme della nuvola prodotta sotto forma di cumulonembo e gli effetti ad essa associati come la pioggia o la grandine che si forma all' interno della nuvola a causa della forte turbolenza e dei moti convettivi ascensionali. Quali sono i segnali premonitori della formazione di un temporale? Aumento rapido dell' umidità dell' aria e conseguente calo della temperatura con incremento delle correnti fredde al suolo a precedere i fenomeni, il tutto associato alla comparsa dei primi tuoni e fulmini.


Guarda la versione integrale sul sito >

1 di 3
2 di 3

Guarda la versione integrale sul sito >

Affinché si possa sviluppare un temporale oppure un acquazzone pomeridiano è necessario un sensibile riscaldamento e la presenza di un alto tasso di umidità nell'aria. Inoltre, la massa d'aria deve essere anche instabile, ovvero è necessario che in quota ci sia la presenza di aria più fresca, in modo che possa svilupparsi prima della nuvolosità cumuliforme e poi anche il cumulonembo vero e proprio, che darà vita al temporale. Questi fenomeni sono tipici delle zone interne dell'Italia durante le ore pomeridiane.

Guarda la versione integrale sul sito >

2 di 3
3 di 3

Guarda la versione integrale sul sito >

Quindi, se osserviamo un temporale da una certa distanza noteremo la nube vera e propria detta cumulonembo, l' incudine di cirri alla sua sommità ed eventuali mammatus visibili alla base dell' incudine durante la fase di decadenza. Al prossimo aggiornamento dal centro meteo italiano.

a cura di Roberto Schiaroli.

Guarda la versione integrale sul sito >

3 di 3