
Oymyakon, il villaggio più freddo al mondo
Vi siete mai chiesti qual è il villaggio più freddo al mondo? La risposta è Oymyakon, villaggio situato nella Siberia orientale. Nel 1924 fu registrata la temperatura record di -71.2 °C, in assoluta la più bassa mai registrata in una zona abitata. Oymyakon, infatti, risultato essere popolato da circa 800 persone che si trovano a dover affrontare una situazione davvero estrema. Esiste un’unica strada che porta dentro e fuori dal villaggio e si chiama ‘La strada delle ossa’, costruita dai detenuti nei Gulag, vale a dire i campi di concentramento sovietici. Originariamente il villaggio era abitato solamente nel periodo estivo da cacciatori di renne, ma successivamente fu trasformato in un villaggio permanente sotto le pressioni del governo sovietico che era intenzionato a rendere sedentarie le popolazioni nomadi.
A Oymyakon c’è la visibilità ridotta a causa della nebbia
Nel mese di dicembre le ore di luce sulla quali possono contare gli abitanti di Oymyakon sono soltanto tre e, inoltre, vi è una visibilità ridotta al minimo a causa di una nebbia molto spessa. Il terreno, inoltre, resta quasi sempre ghiacciato: in inverno la temperatura media, infatti, è di -45 °C, mentre nel corso del brevissimo periodo estivo si toccano i 25°C. La popolazione, invece, vive in case riscaldate a carbone dove la temperatura arriva anche a 30°C.
Abiti a Oymyakon? Addio ai cellulari
La vita a temperature così basse risulta essere assolutamente diversa rispetto a quella che si svolge a temperature normali. Ad esempio, i cellulari vengono danneggiati in modo irreversibile se portati al di sotto dei 40 °C, cosa che accade di frequente ad Oymyakon. Inoltre, non vi sono terre coltivate e l’alimentazione si riduce a carne di cacciagione, pesce e latte. Altra particolarità piuttosto bizzarra di Oymyakon è che gli abitanti del villaggio sono costretti a mantenere le macchine in modo per evitare che il motore si congeli ed il gasolio passi allo stato solido.
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Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.