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Il VORTICE POLARE si trasferisce in SIBERIA: quali conseguenze sull’EUROPA?

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Il VORTICE POLARE si trasferisce in SIBERIA: vediamo le ripercussioni sul continente europeo

Il VORTICE POLARE si trasferisce in SIBERIA: quali conseguenze sull’EUROPA?
fonte: Pixabay

L’aggiornamento di questa mattina del modello americano Gfs

L’emissione 00z di questa mattina del modello americano Gfs, propone uno scenario piuttosto interessante nella parte finale del mese di gennaio. A seguito di un travaso di geopotenziali dall’area canadese a quella siberiana, il ”core” del vortice polare troposferico (VPT) tenderà a muoversi verso la Siberia. Si tratterebbe di uno spostamento piuttosto importante che potrebbe andare a modulare e non poco il clima su buona parte del continente europeo. Questo movimento comporterebbe anche un generale cambio di asse, più meridiano, favorendo la discesa di aria fredda verso latitudini inferiori. Si tratta tuttavia di ipotesi che necessiteranno di conferme nei prossimi aggiornamenti.

Stratcooling: il VP ancora molto forte

Proprio in questi giorni è stata superata la soglia del Nam (North Anular Mode) che ci fornisce informazioni sullo stato di salute del vortice polare. A dimostrarlo è anche il tentativo, non andato a buon fine, dell’onda atlantica (W2) di guadagnare terreno verso la Groenlandia e le latitudini polari. L’anticiclone delle Azzorre infatti tenderà a divergere nuovamente verso il nostro continente a causa della quasi contemporanea ripartenza del getto in uscita dagli Stati Uniti.

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VP verso la Siberia, esteso snowcover in arrivo?

Una situazione che sembrerebbe essere destinata a durare ancora, seppur potrebbe farsi avanti qualche spiraglio proprio nel lungo termine. Lo spostamento del VP in area siberiana potrebbe infatti andare a favorire la formazione di un esteso snowcover: uno dei principali motori dell’inverno europeo nonchè elemento cardine per l’insediamento dell’anticiclone russo siberiano.

Per quanto riguarda il prossimo week end, la debole e temporanea ripresa dell’onda atlantica porterà il veloce insediamento di aria più fredda in discesa dalle latitudini settentrionali verso il nostro Paese, favorendo così un deciso calo della quota neve al Centro-Nord. Più ai margini rimarranno invece le regioni meridionali, che si troveranno non lontane dal confine tra anticiclone e aria più instabile.

Vortice polare compatto: il normale decorso stagionale la luce in fondo al tunnel?

Ad oggi risulta molto difficile poter stilare una tendenza per il prossimo mese di febbraio, essendo inevitabilmente legato alle dinamiche stratosferiche. Come detto in precedenza, la soglia del NAM è stata superata pochi giorni fa e questo comporta un vortice polare molto robusto su tutti i piani isobarici della troposfera. Tuttavia, è anche noto come il normale decorso stagionale possa fisiologicamente destrutturare una trottola che anche quest’anno si è presentata forte sin dalle prime battute dell’inverno.

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