Un fenomeno atmosferico che altera il gradiente termico
Salve cari lettori del Centro Meteo Italiano! L’inversione termica è un fenomeno atmosferico che si verifica quando il normale gradiente termico della troposfera viene alterato. In condizioni standard, la temperatura dell’aria diminuisce con l’aumentare della quota, con un calo medio di circa 6,5°C ogni 1000 metri di altitudine. Tuttavia, in determinate condizioni meteorologiche, può accadere il contrario: l’aria più fredda ristagna nei bassi strati, mentre quella più calda si trova sopra, creando così un’inversione della distribuzione termica. Questo fenomeno si verifica più frequentemente durante l’inverno ed è tipico delle pianure e delle valli, dove l’orografia favorisce il ristagno dell’aria fredda.
Come si forma l’inversione termica? Le cause principali
Le inversioni termiche si manifestano soprattutto durante i periodi anticiclonici invernali, quando le notti sono lunghe e serene. In queste condizioni, il suolo perde rapidamente calore per irraggiamento notturno e raffredda gli strati d’aria più vicini al terreno. L’aria fredda, essendo più densa, tende a rimanere intrappolata nei bassi strati, mentre al di sopra si trova uno strato d’aria più calda. Un’altra situazione che favorisce l’inversione termica è quella legata alle avvezioni d’aria calda: quando una massa d’aria più calda scorre sopra uno strato d’aria fredda preesistente, l’inversione può svilupparsi e persistere per più giorni, specialmente in condizioni di alta pressione.
Effetti sui microclimi e conseguenze ambientali
L’inversione termica ha effetti significativi sul clima locale, specialmente nelle aree urbane e industrializzate. Poiché essa impedisce la dispersione degli inquinanti nell’atmosfera, provoca un aumento della concentrazione di smog e particolato nelle città, favorendo problemi di qualità dell’aria e impatti sulla salute. Inoltre, l’inversione termica è spesso associata alla formazione di nebbie dense e persistenti, specialmente nelle grandi pianure come la Pianura Padana, dove il fenomeno può durare diversi giorni. In montagna, invece, può accadere che i versanti più alti godano di temperature più miti e soleggiate, mentre nelle valli e nelle pianure il freddo e l’umidità rimangano intrappolati.
Quando si può interrompere il fenomeno dell’inversione termica?
L’inversione termica può essere interrotta principalmente in due modi: attraverso il passaggio di una perturbazione, che porta pioggia e vento favorendo il rimescolamento dell’aria, oppure con un aumento della ventilazione che aiuta a disperdere l’aria fredda nei bassi strati. L’arrivo di una depressione atlantica o di un’irruzione di aria più fredda e turbolenta può essere sufficiente a rimuovere l’inversione e ristabilire il normale gradiente termico. In caso contrario invece, nelle situazioni in cui l’anticiclone come abbiamo già detto resta ben saldo per più giorni, l’inversione può persistere determinando sbalzi termici tra giorno e notte anche di oltre 20°C.
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Tecnico Meteorologo certificato secondo lo schema WMO ed iscritto all'Associazione Meteo Professionisti (AMPRO); fondatore di Meteo Lazio nel 2014, realtà che vanta una rete di stazioni meteo private. Fornisce dati meteo e bollettini per svariate sedi di Protezione Civile nel Lazio.
