Inversione termica: quando il freddo ristagna su pianure e valli
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L'inversione termica: quel fenomeno atmosferico che porta il freddo e non solo a ristagnare su valli e pianure.
Inversione termica: quando il freddo ristagna su pianure e valli, 2 Novembre 2015 – Molto presente durante l'inverno, l'inversione termica è un fenomeno atmosferico che consiste in un'alterazione del normale gradiente termico della troposfera. In condizioni normali la temperature dell'aria decresce con l'aumentare della quota. In genere si ha un calo di circa 6,5°C ogni 1000 metri. Ciò si verifica perché il Sole scalda la superficie terrestre e questa a sua volta cede il calore all'aria, scaldandola dal basso. Talvolta però si verifica che salendo di quota in uno strato di un certo spessore verticale si verifichi la situazione opposta; ossia la temperature aumentino, invece che scendere. Quando ciò accade ci troviamo appunto in condizioni d'inversione termica
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Le inversioni termiche si generano frequentemente in Inverno e in particolare durante i lunghi periodi di anticiclone. Le notti lunghe ed i cieli sereni favoriscono una rapida perdita di calore da parte del suolo che si raffredda molto più rapidamente rispetto alla massa d'aria sovrastante. In conseguenza di ciò lo strato d'aria a diretto contatto con il suolo si raffredda maggiormente rispetto a quelli sovrastanti, generando una fascia d'inversione termica. Più l'alta pressione è robusta durante la stagione invernale e più risultano marcate e frequenti le inversioni termiche. Altro meccanismo con cui si può generare un'inversione termica è durante un'avvezione d'aria calda. Quando una certa regione viene invasa da aria più calda, questa tende a salire sopra a quella preesistente più fredda, generando il fenomeno
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Essendo spesso associata ai domini anticiclonici invernali, l'inversione termica si associa ed anzi rinforza la stabilità dell'aria, inibendo i moti verticali ed anche la ventilazione nei bassi strati, impedendo un ricambio dell'aria. Sono queste le condizioni meteorologiche favorevoli sia alla formazione delle nebbie che all'accumulo degli inquinanti nei grandi centri urbani. Quando le inversioni termiche si fanno intense e durature l'aria rimane al suolo senza possibilità di mescolamento causando problemi soprattutto nelle città per l'aumento giorno dopo giorno delle concentrazioni di inquinanti. Soltanto l'arrivo di una perturbazione o un vivace ricambio d'aria rimuovono l'inversione termica.
Laureato in Fisica dell'Atmosfera e meteorologia all'università di Roma Tor Vergata entro a far parte del team di CentroMeteoItaliano.it nel 2014 come meteorologo. Mi occupo giornalmente di previsioni meteo e bollettini ma anche della gestione dei modelli di calcolo per l'atmosfera e per il mare.
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