Durante la stagione invernale non è raro in Italia vedere le classiche brinate mattutine, specie sulla pianura Padana e sulle vallate interne peninsulari.
La Brina, un fenomeno atmosferico tra i più suggestivi. Vediamo cos’è e come si genera – 21 Dicembre 2017 – Un fenomeno atmosferico ancora abbastanza frequente in Italia durante le notti d’ inverno con cielo sereno e calma di vento, condizioni meteo che favoriscono la dispersione del calore del suolo. La brina si forma per il congelamento del vapore acqueo su una superficie fredda (suolo, oggetti, tetti). Le formazioni di brina assumono caratteristiche spettacolari quando c’è un tasso di umidità relativa maggiore del 90% e una temperatura della superficie a contatto dell’aria sufficientemente inferiore allo zero. Queste strutture sono formate da grandi cristalli solitamente a forma di aghi o spine. La brina può formarsi anche sopra altra brina, ghiaccio o neve e viene chiamata brina di superficie. Un fenomeno particolare questo che può essere osservato non solo all’ aria aperta ma anche in casa: accade infatti anche nei frigoriferi e nei congelatori. Specialmente in montagna, la neve caduta da poco può gelare a causa dell’effetto albedo; se l’umidità dell’aria è sufficiente, si possono così formare strutture gelate simili a schegge, squame, pinne, penne o conchiglie.
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Condizioni meteo necessarie e sufficiente affinché si possa formare la brina sono pertanto le temperature del suolo negative, elevati tassi di umidità relativa dell’ aria circostante e stabilità atmosferica con cieli sereni e calma di vento. Condizioni meteo che spesso troviamo nelle notti invernali sulla pianura Padana e sulle valli interne della penisola. […]
a cura di Roberto Schiaroli.