Anticiclone in atto sull’Italia provoca nebbie sulla Pianura Padana
L’Anticiclone di origine azzorriana da qualche giorno si estende nuovamente sulla nostra Penisola e su gran parte dell’Europa centro-occidentale apportando condizioni meteo di generale stabilità e tempo asciutto. Grazie al ristagno dell’aria provocato dalla subsidenza tipica dell’Anticiclone, sulla Pianura Padana si generano le condizioni favorevoli alla formazione della nebbia, che si è più volte manifestata nel corso degli ultimi giorni proprio su queste aree.
L’umidità che le stazioni meteorologiche misurano si tratta dell'”umidità relativa”
Non tutti forse sanno che esistono tre “tipologie” di umidità nell’ambito della meteorologia: l’umidità assoluta, l’umidità specifica e l’umidità relativa. Sebbene può sembrare che le stazioni meteorologiche prendano come dato solo quest’ultimo, in realtà misurano solamente l’umidità assoluta e quella specifica, in quanto quella relativa non è altro che il rapporto matematico tra le prime due, moltiplicato per 100. L’umidità relativa dunque non è altro che la quantità di vapore acqueo contenuto in atmosfera e indica quanto effettivamente l’atmosfera è satura di vapore acqueo. Esempio banale: 87% di umidità vuol dire che l’atmosfera è satura per l’87%.
Perché introdurre il concetto di umidità relativa?
Nebbia, immagine di repertorio fonte ANSA.
Introdurre il concetto di umidità relativa proprio come abbiamo fatto nel corso del precedente paragrafo, servirà a capire più facilmente il fenomeno abbastanza curioso che nella giornata di mercoledì 8 gennaio si è verificato nella città di Milano, alle prese con cieli parzialmente o molto nuvolosi mentre tutta la Pianura Padana intorno alla città era avvolta da una coltre nebbiosa anche piuttosto densa, visibile nell’immagine di copertina dell’articolo.
Effetto “isola di calore” capace di dissolvere la nebbia
Potrà sembrare strano a più persone, ma il “buco” ben visibile in mezzo alla coltre di nebbia padana dall’immagine satellitare fornita dalla NASA in corrispondenza proprio della città di Milano non ha altri fattori corresponsabili se non della famosa “isola di calore” della città stessa. Molti si staranno chiedendo com’è possibile che la semplice isola di calore sia in grado di dissolvere la nebbia, dato che apparentemente non c’è alcun nesso. In realtà c’è un motivo prettamente fisico, come vedremo.
A pressione atmosferica costante, la temperatura e l’umidità relativa sono due grandezze inversamente proporzionali
Il motivo matematico è piuttosto semplice: a pressione atmosferica costante, la temperatura e l’umidità relativa sono due grandezze fisiche inversamente proporzionali, ovvero all’aumentare dell’una diminuisce l’altra. A livello fisico ciò che succede è che, a pressione costante, un aumento del calore latente atmosferico, dà modo all’atmosfera di contenere maggiore vapore acqueo, aumentando l’umidità specifica. Ciò quindi non diminuendo l’umidità presente nell’atmosfera (ovvero quella assoluta), ma causando l’aumento di quella specifica (ovvero l’aumento del “volume” dell’atmosfera) causa la diminuzione dell’umidità relativa (grazie ad un divisore maggiore), con il dissolvimento della nebbia. Il concetto è semplificabile in questa maniera: se si versa mezzo litro di acqua in una bottiglia da mezzo litro, la bottiglia apparirà satura (100%). Se mezzo litro di acqua lo si versa in una bottiglia da un litro, essa apparirà piena solo a metà (50%), ma la quantità di acqua versata è esattamente la stessa.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.
