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Giovedì 14 Novembre
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La spazzatura spaziale ha costretto gli astronauti a dover rinunciare alla passeggiata nello spazio

La piaga dei detriti spaziali ha causato il rinvio della passeggiata spaziale prevista per il 30 novembre

La spazzatura spaziale ha costretto gli astronauti a dover rinunciare alla passeggiata nello spazio
Archivio - Foto Pixabay

Due astronauti della Nasa hanno dovuto rinunciare all’idea di fare una nuova passeggiata spaziale a causa della grande quantità di detriti

Ormai i rifiuti minacciano anche anche lo spazio attorno alla Terra, ed è il motivo per cui la NASA ha dovuto rinviare la passeggiata spaziale, prevista per lo scorso martedì 30 novembre, di due astronauti della Stazione Spaziale Internazionale. Thomas Marshburn e Kayla Barron sono i due astronauti che, al fine di sostituire un sistema di antenna difettoso, sarebbero dovuti uscire dall’ISS nelle loro tute spaziali per sei ore e mezza. Ma la notte prima la NASA aveva ricevuto una “notifica di detriti”, non meglio specificati, che ha annunciato la mattina del 30 novembre rinviando di conseguenza l’operazione in vista dei possibili rischi.

L’allerta lanciato dalla Nasa

La NASA non ha chiarito l’entità dei detriti nè tantomeno quanto distano dall’ISS, ma l’allerta riguarda il loro possibile passaggio nei pressi o attraverso la Stazione, un rischio che ha costretto la NASA a rimandare l’operazione per i prossimi giorni. “A causa della mancanza di opportunità di valutare adeguatamente il rischio che potrebbe rappresentare per gli astronauti,” ha dichiarato la NASA, “i team hanno deciso di ritardare la passeggiata spaziale prevista per martedì 30 novembre, fino a quando non saranno disponibili maggiori informazioni.” La cosiddetta spazzatura spaziale è un fenomeno che negli ultimi due decenni è cresciuto in maniera esponenziale, e allerte come quella di martedì scorso stanno diventando sempre più frequenti (una media di 12 volte all’anno secondo l’Agenzia Spaziale Europea).

Da cosa è composta la spazzatura spaziale?

La spazzatura spaziale è composta da pezzi di vecchie navicelle spaziali che col tempo si frantumano, o ancora satelliti non più utilizzati che si infrangono contro altri o vengono distrutti dai missili anti-satellite nei test svolti da varie nazioni. Per le agenzie spaziali, infatti, i costi per recuperare satelliti mandati in orbita anni prima e non più utilizzabili sarebbero troppo elevati, per questo vengono abbandonati nello spazio come rifiuti. I frammenti dei vecchi razzi e satelliti sono presenti a centinaia di migliaia, e orbitano attorno al pianeta Terra a un velocità circa 10 volte maggiore di quella di un proiettile. Il rischio per l’ISS è quello di venire perforata da questi detriti-proiettile, ed è già successo altre volte. Solo nel 2020, gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale si sono trovati a dover deviare dal passaggio dei detriti per tre volte, situazione ripetutasi anche all’inizio di questo mese. Ma è stato a giugno di quest’anno che un pezzo non identificato di detriti ha forato una parte dell’ISS, in particolare un braccio robotico che assiste gli astronaauti durante le passeggiate spaziali. CONTINUA A LEGGERE…

Gli astronauti hanno rinunciato all’idea di tornare sulla Terra

È per ovvi motivi, quindi, che la NASA ha ritenuto necesario annullare la passeggiata spaziale in seguto alla notifica: a quella velocità, e a quella potenza, l’impatto di un detrite con un essere umano sarebbe mortale. Gli astronauti della stazione si erano preparati a un ritorno d’emergenza sulla terra, ma dopo circa due ore in modalità rifugio d’emergenza a bordo delle rispettive astronavi hanno ripreso la loro normale attività. Alla luce di un test missilistico della Russia del 15 novembre, c’è il sospetto che i detriti rilevati siano quelli della vecchia navicella spaziale russa fatta esplodere nel test, operazione che ha raddoppiato il campo di detriti nei paraggi dell’ISS. Poche ore prima dell’annuncio della NASA, durante una conferenza stampa tenuta lunedì sera, un funzionario dell’agenzia aveva dichiarato che la probabilità che la nuvola di detriti della navicella russa fosse una minaccia era ridotta.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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