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L’ISS dice “no” al Green Pass a coloro che si sottopongono al sierologico e hanno anticorpi elevati

Ecco alcuni chiarimenti dell'Istituto Superiore di Sanità che riguardano la concessione del Green Pass

L’ISS dice “no” al Green Pass a coloro che si sottopongono al sierologico e hanno anticorpi elevati
Test sierologici, non saranno sufficienti per ottenere il Green Pass - Foto Pixabay

Green Pass e test sierologici: l’Iss prova a fare un po’ di chiarezza

La pandemia che tiene in scacco i paesi di tutto il mondo ormai da due anni, sembra essere arrivata ad un punto decisivo; con il completamento dei cicli vaccinali, tra prima e seconda dose e booster e con il dilagare della variante Omicron caratterizzata da una sintomatologia di Covid 19 più lieve, gli italiani stanno imparando a convivere con il virus. Molta confusione, in merito alla situazione, la sta creando in queste settimane concitate la questione Green Pass. Da leggere anche Coronavirus, il generale Figliuolo annuncia: “La quarta dose per ora non è prevista…”

Le varie tipologie di Green Pass

Il certificato verde ormai famoso, va esibito da ogni cittadino che voglia accedere a servizi pubblici, uffici, scuole, palestre, cinema. Ne esistono anche diverse tipologie, dal Green Pass base al rafforzato, a seconda delle dosi di vaccino cui ci si è sottoposti e dell’eventuale certificato di guarigione da Covid19. Ultimamente si è parlato anche di Green Pass da ottenere in seguito ad un test sierologico per valutare il livello di protezione o immunità di coloro che sono guariti dal virus o sono stati vaccinati; l’Istituto Superiore della Sanità però ha recentemente comunicato che tutt’ora non è stato individuato un livello internazionale standard di anticorpi che assicuri la protezione dall’infezione da Covid e che protegga dalle sue varianti.

A cosa serve il sierologico

Il test sierologico, serve sicuramente ad individuare la presenza di un’infezione in corso o le tracce di una vaccinazione passata, che possa dunque conferire una certa protezione, ma ad oggi non esiste appunto un livello standard di anticorpi che dia la certezza di possedere tale protezione. Proprio per questo motivo per ora non è possibile stabilire in base alla presenza di anticorpi neutralizzanti, se una persona debba o meno essere vaccinata oppure se possa ricevere il Green Pass, proprio in base al numero di anticorpi in possesso. Era stato il Governo, di recente, a sollecitare un chiarimento in merito all’Istituto Superiore di Sanità, per comprendere quale potesse essere il possibile protocollo per gestire la popolazione in possesso di certificato medico che attestasse l’avvenuto test sierologico; l’ISS ha prontamente risposto con una relazione tecnica dettagliata, dove viene spiegato appunto che non è ancora possibile estendere o sospendere l’uso del Green Pass per queste persone, poiché non è dato sapere fino a che punto questi anticorpi neutralizzanti proteggano dal virus. CONTINUA A LEGGERE..

I sierologici restano importanti per valutare l’andamento dell’epidemia

L’ISS continua, specificando che attualmente nessuno dei test sierologici presenti in circolazione può essere autorizzato a valutare l’immunità o la protezione di uomini e donne che si sono ammalati di Covid o hanno completato il ciclo vaccinale. Per il momento i test sierologici sono di fondamentale importanza per la ricerca e la valutazione dell’andamento epidemiologico, ma restano non utili ai fini diagnostici.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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