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METEO – 6 Gennaio 1985, quando la BEFANA oltre ai dolci portò un’ondata di GELO e NEVE in gran parte d’ITALIA

METEO - Il 6 gennaio 1985 segnò molti degli appassionati meteo più adulti, ed anzi per molti fu motivo di interesse della materia. Vediamo cosa successe in quei giorni

METEO – 6 Gennaio 1985, quando la BEFANA oltre ai dolci portò un’ondata di GELO e NEVE in gran parte d’ITALIA
Palazzo Pitti innevato (FIRENZE). Scatto del gennaio 1985, fonte ANSA.

Nuovo rinforzo anticiclonico sul centro-nord, con residuo maltempo sul meridione

L’ondata di freddo che nel corso delle passate ore ha abbandonato il nostro Paese ha lasciato nuovamente campo libero all’Anticiclone di origine azzorriana di esercitare un nuovo rinforzo sulle regioni centro-settentrionali della Penisola, dove le temperature nei prossimi giorni risulteranno in graduale aumento. Residuo maltempo su alcune regioni meridionali, come la Puglia e nei prossimi giorni anche la Calabria jonica.

Niente a che vedere con il 1985…

L’ondata di freddo che ha interessato l’Italia negli scorsi due giorni è stata breve e ha portato pochissima neve sulle montagne e sulle colline. Nulla a che vedere con l’ondata di gelo che arrivò invece per l’Epifania del 1985, che molti appassionati della meteorologia e non ricorderanno sicuramente. In questo articolo andremo a fare un po’ una cronistoria di quello che accadde in quei giorni, in cui bufere di neve si abbatterono persino in pianura.

Situazione sinottica europea 6 gennaio 1985

Circo massimo innevato, 6 gennaio 1985 (ROMA). Immagine fonte: ANSA.

Un’ondata di freddo interessa già da svariati giorni il comparto europeo e da un paio di giorni quello italiano. Una vasta e maestosa saccatura di origine artico continentale proveniente direttamente dalla Russia settentrionale affondò dunque sul Mediterraneo centrale. Questo fu possibile grazie ad un’elevazione dell’Anticiclone delle Azzorre sull’Islanda. Quello che però generò vere e proprie bufere di neve fu quando, “tagliando” la base dell’Alta pressione, l’aria artica si scontrò con quella atlantica, creando il connubio perfetto.

Tra il 5 e il 6 gennaio tanta neve sul centro-sud

Tra la giornata del 5 e quella del 6 gennaio del 1985 tanta neve cadde sulle regioni centro-meridionali. Stando a ciò che è riportato su “Wikipedia” infatti, si raggiunse il metro di neve a Città di Castello e la neve interessò quasi tutte le aree sarde, toscane, laziali, molisane, campane, lugane, calabresi, abruzzesi e marchigiane. Il 6 gennaio in particolare molti quartieri della Capitale raggiunsero e superarono i 30 centimetri di neve, evento notevole per una città come Roma.

Non solo neve ma anche gelo

L’evento è ricordato non solo per aver portato bufere di neve fino in pianura in aree non proprio abituate a tali fenomeni meteorologici, ma anche per aver portato il gelo con temperature sotto lo 0 anche di parecchio in tutta Italia. Spiccano, sempre stando a quanto riporta “Wikipedia” le temperature di -15°C a Bolzano, -16,4°C ad Aosta, i -6,8°C di Genova, i -8°C di Trieste. -12,4°C anche ad Albenga e -15°C si raggiunsero anche nei dintorni di Lucca. Stando a ciò che riporta il sito “freddofili.it” inoltre, l’Arno aveva iniziato a ghiacciarsi a causa delle temperature rigide.

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Salvatore Russo

Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.

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