Nuovi passaggi perturbati nei prossimi giorni
Primo weekend di gennaio al via con meteo in deciso miglioramento sull’Italia. Tuttavia il flusso perturbato principale transiterà ondulato alle medie-basse latitudini europee anche nei prossimi giorni, pilotando nuovi impulsi instabili anche sull’Italia. Meteo in peggioramento per l’Epifania con deboli fenomeni attesi nel corso del mattino in particolare sulle regioni di Nordovest, mentre molte nubi transiteranno sul resto del Paese. Deboli fenomeni che insisteranno anche nel corso del pomeriggio specie su Liguria e settori a nord del Po, mentre dalla sera è atteso un peggioramento anche su Triveneto, Toscana e Sardegna occidentale. Fronte perturbato che nella giornata di martedì 7 gennaio scivolerà verso levante, interessando le regioni centro-meridionali e Isole Maggiori con nevicate attese lungo l’Appennino, seppur a quote medio-alte per la stagione. Migliora al Nordovest, mentre residui fenomeni si attarderanno nel corso del mattino sulle regioni di Nordest.
Impulso freddo verso il 10 gennaio?
Inverno che potrebbe ripresentarsi sull’Italia nel corso del prossimo weekend. Una saccatura alimentata da correnti polari marittime è attesa sul Mediterraneo centrale intorno al 10 gennaio, determinando un peggioramento di stampo invernale con diffuso calo termico e ritorno della neve anche a quote relativamente basse.
Meteo in peggioramento già da giovedì 9 gennaio
Condizioni meteo che potrebbero peggiorare al nord e settori tirrenici già nel corso della giornata di giovedì 9 gennaio, in seguito alla formazione di una ciclogenesi sul Mar Ligure. Maltempo che venerdì potrebbe interessare gran parte d’Italia con piogge e temporali anche di forte intensità; aria fredda polare marittima farà il suo ingresso sull’Italia, determinando un deciso calo delle temperature con neve che scenderà sino a quote medio-basse.
Elementi d’incertezza
Al momento non tutti i centri di calcolo sono concordi sull’entità dell’ingresso freddo in Italia. Se il modello europeo ECMWF simula un affondo più diretto della saccatura, quindi dell’aria fredda, sul Mediterraneo centrale, il modello americano GFS opta per un passaggio più rapido con l’aria fredda che interesserebbe, almeno in un primo momento, al più il nord e parte del centro con meteo in miglioramento già nella giornata di venerdì. Rimanete aggiornati!
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Laureato in Fisica dell’Atmosfera e Meteorologia presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata, attualmente sto perfezionando la mia preparazione attraverso il corso di laurea magistrale in Atmospheric Science and Technology. Lavoro presso il Centro Meteo Italiano S.r.l come meteorologo, occupandomi anche della sezione redazionale meteo e comunicati per emittenti radiofoniche.