Situazione sinottica a scala europea
Situazione sinottica a scala europea caratterizzata dall’affermazione dell’alta pressione sul vicino Atlantico, mentre una saccatura tende ad estendersi sul centro-nord Europa, al cui interno è presente una ciclogeensi pari a 978 hPa sul Regno Unito. Sull’Italia campo barico livellato attorno ai 1015 hPa, ma in progressivo indebolimento per l’arrivo di un’intensa perturbazione dal nord Europa.
Meteo in peggioramento al centro-nord
Giornata odierna, sabato 7 dicembre, che vedrà iniziali condizioni di stabilità al centro-nord e Sardegna, ma con nubi in progressivo aumento sui settori di Nordovest. Nel corso del pomeriggio tendenza al peggioramento ad iniziare da Piemonte, Valle d’Aosta e levante ligure con primi deboli fenomeni in estensione nel corso della serata al resto del Nordovest, Emilia, Trentino e basso Veneto con nevicate fino a 300-500 metri. Piogge in arrivo anche su Sardegna, Toscana ed alto Lazio. Nottetempo fenomeni estesi al Nordest, Lombardia e residui tra Liguria e basso Piemonte con quota neve in ulteriore calo sin verso i 150-200 metri tra Emilia, basso Piemonte ed entroterra ligure con fiocchi occasionalmente a ridosso delle pianure tra piacentino e parmense. Al sud e Sicilia giornata caratterizzata da spiccata variabilità con qualche pioggia su bassa Campania, Basilicata e Calabria.
Domenica diffuso maltempo con crollo delle temperature
Nucleo polare che nella giornata di domenica 8 dicembre si posizionerà sul centro Italia. La giornata dell’Immacolata risulterà spiccatamente instabile su tutto il Paese con acquazzoni, temporali e locali grandinate. Aria fredda con diffuso calo termico, favorirà nevicate al Nordest attorno ai 600-800 metri, sin verso i 200-300 metri dell’Appennino emiliano, attorno agli 800-1000 metri sulle regioni centrali e 1000-1200 metri su quelle meridionali.
Rischio nubifragi sui settori tirrenici e Nordest
Maltempo che tra la prossima notte e la giornata dell’Immacolata interesserà in particolare le regioni di Nordest e del versante tirrenico. Centri di calcolo che mostrano su tali aree accumuli pluviometrici ingenti, superiori ai 50 mm con picchi di 60-80 mm sul basso Veneto, Lazio, Campania, alta Calabria tirrenica e punte di 100 mm a ridosso dell’Appennino emiliano e coste venete.
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Laureato in Fisica dell’Atmosfera e Meteorologia presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata, attualmente sto perfezionando la mia preparazione attraverso il corso di laurea magistrale in Atmospheric Science and Technology. Lavoro presso il Centro Meteo Italiano S.r.l come meteorologo, occupandomi anche della sezione redazionale meteo e comunicati per emittenti radiofoniche.
