Meteo – Allerta maltempo in Italia specie su queste regioni, ecco il comunicato della Protezione Civile

Correnti instabili interessano l’Italia con maltempo a più riprese

Buongiorno e ben ritrovati cari lettori del Centro Meteo Italiano. Una vasta area di bassa pressione è presente sull’Europa e distesa fino alla Penisola Iberica dove troviamo un minimo al suolo di circa 1000 hPa ed interessa il Mediterraneo con correnti umide e instabili, portando sull’Italia maltempo a più riprese, alternato a pause più asciutte. Maltempo che a tratti potrà risultare anche molto intenso, con conseguenti rischi idrici e idrogeologici.

Residuo maltempo oggi in Italia e nuovo peggioramento entro domani

Nella notte il transito di un impulso instabile ha portato maltempo su molte regioni, con residui fenomeni ancora nella mattinata al Sud e su parte del Centro. Ma nel corso delle prossime ore della giornata odierna e la giornata di domani è atteso un nuovo peggioramento delle condizioni meteo, con maltempo a partire dal Nord-Ovest ed in estensione soprattutto al Centro-Nord e con fenomeni localmente anche molto intensi, come vedremo meglio di seguito. Attese anche nevicate abbondanti sulle Alpi fino a quote medie.

Allerta gialla per oggi, ecco dove

Viste le condizioni meteo instabili che caratterizzano l’Italia, il Dipartimento di Protezione Civile ha valutato queste allerte per oggi, Martedì 11 marzo 2025:
ORDINARIA CRITICITA’ PER RISCHIO IDRAULICO / ALLERTA GIALLA:
Abruzzo: Bacino dell’Aterno, Marsica, Bacino Alto del Sangro
Emilia Romagna: Montagna emiliana centrale, Montagna piacentino-parmense, Alta collina piacentino-parmense, Collina emiliana centrale
ORDINARIA CRITICITA’ PER RISCHIO TEMPORALI / ALLERTA GIALLA:
Abruzzo: Bacino dell’Aterno, Marsica, Bacino Alto del Sangro
Molise: Frentani – Sannio – Matese, Alto Volturno – Medio Sangro, Litoranea
ORDINARIA CRITICITA’ PER RISCHIO IDROGEOLOGICO / ALLERTA GIALLA:
Abruzzo: Bacino dell’Aterno, Marsica, Bacino Alto del Sangro
Campania: Alto Volturno e Matese, Piana campana, Napoli, Isole e Area vesuviana, Penisola sorrentino-amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini
Emilia Romagna: Montagna emiliana centrale, Montagna piacentino-parmense, Alta collina piacentino-parmense
Lazio: Bacini di Roma, Bacino del Liri, Bacini Costieri Sud, Aniene
Molise: Frentani – Sannio – Matese, Alto Volturno – Medio Sangro, Litoranea
Toscana: Serchio-Garfagnana-Lima, Lunigiana
Umbria: Nera – Corno, Medio Tevere.

Bollettino della Protezione Civile per domani

Visto il nuovo peggioramento atteso per la giornata di domani, ecco il bollettino di vigilanza meteorologica emesso ieri dalla Protezione Civile e valido per domani 12 marzo (fonte: Sito del Dipartimento della Protezione Civile – Presidenza del Consiglio dei Ministri): Precipitazioni:  – diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, sui settori alpini e prealpini del Veneto, sul Friuli Venezia Giulia e su Liguria di Levante, Appennino emiliano, Toscana, Lazio, settori occidentali di Abruzzo e Molise e sulla Campania settentrionale, con quantitativi cumulati generalmente moderati;  – da sparse a diffuse, localmente anche a carattere di rovescio o temporale, sul resto del Centro-Nord e della Campania e su Puglia, Basilicata, Calabria settentrionale e tirrenica e settori settentrionali della Sicilia, con quantitativi cumulati puntualmente moderati su Piemonte orientale, Lombardia, Trentino, Emilia centro-occidentale, Umbria e versanti occidentali della Sardegna, generalmente deboli altrove. Nevicate: mediamente al di sopra di 1200-1500 m sui settori alpini, con apporti al suolo moderati. Visibilità: nessun fenomeno significativo. Temperature: nessun fenomeno significativo. Venti: da forti a burrasca sud-occidentale lungo l’Appennino centro-settentrionale, in estensione nella seconda parte della giornata a quello meridionale, con locali raffiche di caduta sul versante adriatico di Romagna e regioni centrali; forti meridionali sulla Puglia; forti sud-occidentali sulla Sardegna, con raffiche di burrasca sui rilievi dell’isola. Mari: molto mossi lo Ionio orientale e l’Adriatico meridionale; tendenti a molto mossi i bacini occidentali, fino ad agitato il Canale di Sardegna.

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