Si chiude una fase di prevalente instabilità
Con oggi si chiude una prima decade di marzo piuttosto instabile sull’Italia, seppur senza troppi eccessi di pioggia. Questo a causa dei numerosi affondi di matrice nordatlantica sulla nostra Penisola, che talvolta hanno portato qualche nubifragio, senza particolari danni e disagi. Nella fattispecie della giornata odierna, le condizioni meteo sullo stivale risultano prevalentemente stabili, eccezion fatta per qualche pioggia localizzata sulle aree joniche di Sicilia e Calabria, soprattutto nella prima parte della giornata stessa.
Se ne apre una di stabilità
Si passa da un eccesso all’altro come da un po’ di tempo a questa parte sulla nostra Penisola: a seguito della decade appena trascorsa in prevalenza instabile come scritto in precedenza, nei prossimi giorni un promontorio anticiclonico di matrice africana che già controllava il Mediterraneo occidentale, si espanderà verso oriente inglobando l’Italia. Ciò porterà condizioni di bel tempo generale e un innalzamento sensibile delle temperature diffusamente oltre i +20°C con picchi fino a +25°C in alcune aree meridionali.
Successivo crollo termico entro il termine del weekend
L’Anticiclone stazionerà sull’Italia per almeno 4 o 5 giorni, apportando temperature sopra la media del periodo anche di 6 o 7°C dipendentemente dalle zone di riferimento. Dopodiché entro il finire del weekend, un debole cavo d’onda atlantico dovrebbe affondare sulle regioni settentrionali italiane, determinando l’arrivo del maltempo, ma anche un un nuovo crollo delle temperature anche dell’ordine di 6 o 7°C, dipendentemente dalle zone.
Le temperature torneranno semplicemente in media col periodo, continua il trend di questi sbalzi termici
Va da sé che se le temperature nei prossimi giorni andranno oltre la media di 6 o 7°C ed è atteso un successivo crollo di altrettanti gradi, esse torneranno solamente intorno alla media del periodo. E così sarà. Continuerà difatti questo trend agli sbalzi termici iniziato già nel mese di febbraio che ha visto comunque periodi di mitezza decisamente più prolungati rispetto a quelli più “freschi” che nella maggior parte dei casi, proprio come in questo caso, si è trattato semplicemente di un ritorno a valori consoni col periodo.
Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.