Flusso perturbato in avanzamento, qualche nota di maltempo al nord, resta più stabile al centro-sud
Un flusso di correnti perturbate dominato da una saccatura depressionaria in affondo verso il Mediterraneo centrale continua ad avanzare verso il nostro Paese approfittando di un arretramento da parte dell’Alta pressione che, in maniera forse anomala, ha dominato in prevalenza il mese di Ottobre appena trascorso. Qualche nota di maltempo si registra, per la verità già da ieri, al settentrione, con rovesci e occasionali temporali talvolta anche intensi. Resta invece relativamente più stabile e asciutto al centro-sud, malgrado maggiore nuvolosità rispetto agli scorsi giorni.
Prossime ore ancora maltempo al nord
Nel corso delle prossime ore le condizioni meteo all’interno della nostra Penisola tenderanno a non subire grossi scossoni rispetto a quanto abbiamo già scritto in merito alla giornata odierna. Pertanto, instabilità continuerà a caratterizzare alcune aree del settentrione (scopri quali) con rovesci e temporali localmente anche intensi, mentre sulle regioni centro-meridionali a persistere sarà la stabilità con cieli comunque decisamente più nuvolosi rispetto alle precedenti 24 ore.
Fase di maltempo alle porte del Paese
L’arretramento dell’Alta pressione ha già favorito oggi un generale calo delle temperature, specie nei valori massimi, sulla nostra Penisola, con correnti più fresche e instabili che proseguiranno la loro corsa verso sud e affonderanno nel cuore del Mediterraneo, riportando maltempo anche intenso in Italia, stando a quanto prospettano i principali centri di calcolo. Una fase perturbata è pertanto alle porte del nostro Paese, con l’autunno che sprinta dopo un prolungato periodo di completa inattività.
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Maltempo localmente anche intenso e ritorno della neve sulle Alpi
Un’ondata di maltempo sta pertanto per investire la nostra Penisola a partire da domani giovedì 3 novembre, con piogge e possibili temporali localmente anche intensi che colpiranno principalmente le regioni centro-settentrionali fino alla giornata di venerdì 4 (non risparmiando, per il giorno in questione, parte del sud), per poi spostarsi ulteriormente verso meridione. Ma la novità più grande è rappresentata dal ritorno della neve in montagna, in particolare sulle Alpi, a partire anche localmente dai 1.300/1.500 metri.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.