
Tempo perlopiù stabile in Italia
Le condizioni meteo all’interno della nostra Penisola quest’oggi risultano in miglioramento dopo una fase di prolungato e a tratti anche intenso maltempo che non ha mancato di portare, in alcuni casi, disagi e allagamenti. Un aumento di pressione sul bacino del Mediterraneo sta allontanando le correnti instabili dall’Italia, con fenomeni in graduale esaurimento, ma con temperature che subiscono una diminuzione a causa della progressione di correnti più fredde di natura artica.
Primavera ancora in crisi nei prossimi giorni, con più freddo malgrado la maggiore stabilità
La stagione primaverile ancora non sprinta convintamente, con l’inizio della settimana subentrante che pur risultando relativamente più stabile e asciutto rispetto ai giorni scorsi (con le consuete eccezioni), risulterà comunque più fredda con una circolazione secondaria in ingresso dal settore balcanico, laddove insisterà un nucleo di correnti gelide di origine artica. Queste terranno infatti le temperature in Italia su valori mediamente inferiori alla media di riferimento.
Prosieguo di marzo variabile
La variabilità sarà quella che caratterizzerà il prosieguo di marzo, tra il bello e il cattivo tempo: le proiezioni modellistiche dei principali centri di calcolo propendono per due settimane praticamente dominate dall’alternanza tra parentesi perturbate e pause anticicloniche, in grado non solo di assicurare maggiore stabilità, ma anche un aumento delle temperature su valori anche superiori alla media di riferimento. Questo potrebbe rappresentare la tendenza dei prossimi 10 giorni abbondanti, prima di un possibile colpo di coda invernale tra la fine del mese e l’inizio di aprile, come vedremo nel prossimo paragrafo.
Attacco polare in arrivo tra fine marzo e inizio aprile?
Le ultime emissioni modellistiche dei principali centri di calcolo vanno confermando un possibile colpo di coda dell’inverno tra la fine del mese corrente e l’inizio di quello nuovo a causa della discesa di una saccatura di origine polare nel cuore del Mediterraneo. Tale evoluzione assicurerebbe una fase di maltempo anche intenso, con temporali e nevicate a quote relativamente anche basse e possibili grandinate in pianura, con calo sensibile e generalizzato delle temperature. Tuttavia, quella tracciata rimane una tendenza e come tale ancora soggetta ad importanti variazioni: vi invitiamo pertanto a seguire i prossimi aggiornamenti sul nostro sito.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali e iscritto al corso di laurea magistrale in Politiche per la Sicurezza Globale: Ambiente, Energia e Conflitti. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.