Piogge in atto da ieri sull’Italia
Assistiamo nella giornata odierna a condizioni meteo tendenzialmente perturbate a causa dell’afflusso di correnti instabili di natura polare marittima che generano rovesci più o meno isolati soprattutto lungo i settori centrali della Penisola. Se infatti ieri ad essere interessato dal maltempo era soprattutto il nord, quest’oggi il fronte instabile si è spostato verso sud, dove comunque non appare così organizzato dal momento che i rovesci, come scritto in precedenza, appaiono piuttosto localizzati.
Prossime ore ancora con il maltempo in Italia e neve a quote medie in Abruzzo
Nonostante questo quadro meteorologico appena presentato, nelle prossime ore le condizioni meteo sono destinate ulteriormente a peggiorare sulla nostra Penisola. Infatti, i rovesci che saranno peraltro accompagnati anche da correnti più fredde e che causeranno quindi un calo delle temperature, assumeranno carattere più consistente in Abruzzo soprattutto, dove la neve si attesterà a partire dagli 800/1.000 metri specie su settore appenninico. Instabilità che tuttavia, sebbene più isolata, potrebbe coinvolgere altre regioni d’Italia (scopri quali).
A metà gennaio ipotesi retrogressione
Se fino alla giornata di ieri e in realtà anche nella mattinata odierna non figuravano configurazioni “interessanti” per il Mediterraneo né nel breve né nel lungo termine, questo pomeriggio le ultime emissioni modellistiche dei principali centri di calcolo, in particolare di quello americano GFS, propendono per l’arrivo del freddo artico intorno alla metà del mese. Tale evoluzione sarebbe possibile grazie ad una retrogressione che porterebbe tra l’altro neve a quote molto basse sullo stivale. Quali possibilità?
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Possibilità ancora basse, evoluzione difficile da prevedere
Questo tipo di evoluzione è sempre difficilmente inquadrabile per i principali centri di calcolo, questo perché la massa d’aria fredda compirebbe un movimento “innaturale”, contrario a quello della Forza di Coriolis, secondo cui generalmente nell’emisfero boreale le masse d’aria si spostano da ovest verso est. Tale movimento comunque più volte avvenuto in passato crea quindi diversi problemi per i centri di calcolo nell’individuazione esatta della traiettoria; pertanto, i prossimi aggiornamenti saranno cruciali in quanto in grado di confermare o meno questa tendenza: vi invitiamo quindi a seguirli sul nostro sito.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.