Instabilità sparsa al centro-sud, neve fin sui 1100/1200 metri sui rilievi abruzzesi
Nella giornata odierna si denota una situazione meteorologica nettamente più tranquilla sull’Italia con le piogge che colpiscono in maniera debole o al più moderata e soprattutto sparsa le regioni centro-meridionali del Paese. Nel corso della serata piogge saranno ancora possibili localmente sul Lazio e sul settore adriatico centrale. Qui le precipitazioni assumeranno anzi carattere nevoso in serata a partire dai 1100/1200 metri.
Imminente un weekend di piogge
Siamo ormai alle porte di un weekend tendenzialmente perturbato in Italia, con piogge che colpiranno in una prima fase, quella tra domani sabato 28 e la prima parte di domenica 29 marzo, le regioni meridionali, in particolare il versante tirrenico della Sicilia e quello jonico della Calabria, Basilicata e della Puglia. Possibile anche qualche pioggia sul settore adriatico della Puglia meridionale. Successivamente una nuova area di bassa pressione si fa strada dai quadranti settentrionali e affonderà verso la nostra Penisola, portando maltempo sulle località alpine e subalpine con nevicate intorno ai 1400/1500 metri.
Si prepara un nuovo attacco artico?
L’evoluzione meteo post-weekend si sta iniziando a delineare tra i principali centri di calcolo che vedrebbero l’apertura di una nuova fase invernale proprio durante la prossima settimana. Una nuova ondata di freddo di origine artico continentale infatti (la stessa che ha fatto visita alla nostra Penisola solo qualche giorno fa) sarebbe prevista colpire l’Italia a partire da lunedì 30 marzo. Sebbene il cuore più freddo della saccatura dovrebbe sfilare oltralpe, essa comunque non mancherà di apportare qualche nevicata probabilmente fino in pianura, vediamo quando e dove.
Possibile neve fino in pianura al nord-ovest e sulla pianura emiliana
La neve potrebbe dunque tornare ad imbiancare le pianure settentrionali, in particolare quelle del Piemonte e della pianura emiliana per la mattinata di martedì 31 marzo. Successivamente infatti la quota neve tornerebbe gradualmente ad aumentare nel corso del pomeriggio. Sulle regioni centro-meridionali sarà invece attivo un richiamo caldo con quota neve nettamente più alta, ma gli effetti della saccatura si faranno comunque sentire grazie ad un’ondata di forte maltempo. Insomma, alla fine dei conti potrebbe portare più neve in pianura la primavera in questi dieci giorni, che l’inverno in tutto il trimestre. Seguiranno aggiornamenti in tal senso, pertanto vi invitiamo a seguirli sul nostro sito.
Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.