Ampie schiarite in avanzamento sullo stivale
Nella giornata odierna le condizioni meteo all’interno della nostra Penisola appaiono generalmente stabili e asciutte grazie all’allontanamento del fronte freddo della perturbazione artica che ieri aveva determinato l’arrivo di nevicate a quote anche basse sulle zone interne delle regioni centro-meridionali. Di risposta, un campo di Alta pressione di matrice azzorriana sembra tornare ad elevarsi verso il Mediterraneo centro-occidentale a grandi falcate.
Prossime ore ancora stabili e asciutte
Nel corso delle prossime ore a prevalere saranno ancora gli effetti di un promontorio anticiclonico in espansione verso il Mediterraneo centro-occidentale come scritto precedentemente. Le condizioni meteo pertanto si manterranno generalmente stabili e asciutte e accompagnate da cieli perlopiù sereni o da poco a parzialmente nuvolosi. L’Anticiclone si farà poi portatore di correnti più miti ad alta quota, con temperature che inizieranno subire un aumento rispetto ai valori registrati nelle precedenti 24 ore, risultando sempre piuttosto fredde nelle ore notturne.
Blando cavo perturbato in arrivo ad inizio settimana
Nonostante la nuova spinta dell’Anticiclone azzorriano sembra prendere man mano vigore, un blando cavo perturbato di matrice artico marittima sembra compiere il proprio passaggio tra la serata di domani lunedì 22 gennaio e la prima metà di martedì 23, stando anche a quanto prospettano i principali centri di calcolo. Ciò determinerà una rapida fase di maltempo perlopiù sparso che coinvolgerà solo alcuni settori del Paese, come vedremo nel prossimo paragrafo.
Maltempo in arrivo, con qualche nevicata sull’Appennino centrale a quote relativamente basse
Rovesci inizieranno a transitare sull’alto versante tirrenico per la serata di domani lunedì 22 gennaio, con l’instabilità che si estenderà in maniera sparsa su buona parte dei settori centrali nelle prime ore di martedì 23. Possibile qualche isolato rovescio anche tra Molise e Puglia nella mattinata di martedì stesso. Fiocchi che torneranno a scendere sull’Appennino centrale a partire dai 400/700 metri, con fenomeni tuttavia mediamente deboli e responsabili quindi di uno scarso accumulo, laddove eventualmente se ne verificherà l’esistenza. Le temperature si manterranno nel complesso comunque invernali in Italia, nonostante un lieve aumento.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.
